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Vertice Misericordie "Rimborsi inadeguati I mezzi dell’emergenza rischiano di fermarsi"

Summit tra i governatori e il consigliere regionale Sostegni "L’aumento dei costi e la mancanza di volontari incidono sull’attività". Ma trovare altre risorse è complicato: si punta a ottimizzare i servizi.

Vertice Misericordie "Rimborsi inadeguati I mezzi dell’emergenza rischiano di fermarsi"

EMPOLI

Qualcuna ha già alzato bandiera bianca rinunciando a portare avanti il servizio dell’emergenza, altre potrebbero farlo a breve. Le Misericordie di Empoli, Valdelsa e Valdarno mai come adesso si stanno trovando a fare i conti con una coperta così corta. I problemi sono di due tipi, strettamente legati fra loro. Da una parte l’aumento dei costi: tra carburante, assicurazioni e manutenzione dei mezzi si parla di un incremento del 25-30%. Dall’altra la mancanza di volontari che, laddove non sono più disponibili, devono essere sostituiti da personale stipendiato, con conseguente aggravio sui bilanci delle associazioni. Di questo si è parlato ieri mattina in una partecipata tavola rotonda nella sede dell’Arciconfraternita empolese dove erano presenti tutte le consorelle dell’Empolese Valdelsa e del Valdarno, le sezioni della Croce Rossa, il consigliere regionale e presidente della commissione sanità Enrico Sostegni, Alessio Lubrani responsabile del Numero Unico di Emergenza 112 per la Regione Toscana e responsabile del 118 di Empoli, e il sindaco di Empoli, Brenda Barnini.

"Tante misericordie sono in difficoltà perché i rimborsi ricevuti dalla Regione non sono adeguati all’aumento delle spese sostenute – spiega il governatore della Misericordia di Empoli, Pier Luigi Ciari – La coperta è corta e un altro aspetto che incide sui bilanci è la necessità di fare formazione ai volontari, che per alcuni può risultare pesante. Mi spiego: studiare, caricarsi di una responsabilità nel servizio offerto volontariamente talvolta scoraggia e può allontanare; ma d’altra parte non possiamo neppure permetterci di far salire sui mezzi persone non adeguatamente preparate. Noi ce la mettiamo tutta per cercare nuovi volontari, perché senza di loro non andremo avanti, ma non è facile". Parallelamente c’è la questione dei rimborsi regionali. "Ci viene riconosciuto un euro a chilometro percorso, ma servirebbe almeno il doppio per compensare le spese – prosegue Ciari – La Misericordia di Empoli che di mezzi ne ha molti effettua in un anno circa 300mila chilometri. Noi riusciamo a pareggiare i conti con altri servizi, come l’impresa funebre, gli ambulatori o la casa di riposo. Per non depotenziare il servizio dell’emergenza sul territorio saremmo anche disponibili a caricarci dei trasporti delle altre misericordie che non ce la fanno, purché ci vengano riconosciuti maggiori contributi".

La Regione è pronta al dialogo ma trovare altre risorse al momento sembra difficile. "Ricordo – dice Sostegni – che lo scorso agosto è stato raggiunto un accordo tra Regione e associazioni di volontariato sui costi relativi al trasporto dell’emergenza urgenza con l’aggiunta di 10 milioni di euro al budget complessivo. Trovare altre risorse è importante ma gli sforzi devono andare anche verso l’ottimizzazione del servizio, individuando i motivi che incidono sull’aumento dei costi, come ad esempio l’inappropriatezza, talvolta, di certe uscite dei mezzi di soccorso attivate dalla centrale del 118".

Irene Puccioni