Via i detriti lasciati dall’alluvione. Finalmente si sblocca la situazione: "Siamo pronti a iniziare i lavori"

Adesso si attende solo il via libera definitivo: serve il risultato delle analisi per decidere dove portare i rifiuti

Via i detriti lasciati dall’alluvione. Finalmente si sblocca la situazione: "Siamo pronti a iniziare i lavori"

Via i detriti lasciati dall’alluvione. Finalmente si sblocca la situazione: "Siamo pronti a iniziare i lavori"

"Siamo in attesa del risultato delle analisi, sulla base delle quali verrà decisa la destinazione dei rifiuti. Nel frattempo, abbiamo comunque deciso di affidare i lavori di rimozione e smaltimento degli inerti. In modo da essere pronti a partire quando arriverà il responso". Parola del sindaco Alessandro Giunti, che in attesa di presentare la giunta del suo terzo mandato (lo farà domani alle 21.15, in occasione del primo consiglio comunale della nuova legislatura) ha così fatto il punto circa i rifiuti terrosi lasciati dall’alluvione dello scorso 2 novembre sul territorio comunale.

Da una determina di due giorni fa si apprende che il Comune di Capraia e Limite ha affidato a un’azienda specializzata il compito di rimuovere e smaltire gli inerti derivanti dagli eventi atmosferici, a fronte di un esborso di poco superiore ai 5mila euro. "A seguito dei primi interventi di somma urgenza è rimasto del materiale detritico fangoso lungo il rio Ratto – si legge nel documento, indicando il punto in cui è stato concentrato il materiale da smaltire - che deve essere rimosso dai luoghi in cui è stato depositato affinché sia assicurato il ritorno a livelli di sicurezza e condizioni di vita normali". Un’azione con cui l’ente intende anticipare per quanto possibile i tempi, ma gli operai della ditta potranno mettersi al lavoro solo quando arriveranno i risultati dell’analisi condotta sul terreno su cui si trovano i rifiuti, necessaria per accertare l’eventuale presenza di sostanze inquinanti rilasciate dagli stessi. Un passaggio fondamentale, sulla base di una recente direttiva regionale: qualora il sito in questione risultasse inquinato, gli scarti dovranno essere smaltiti in discarica e per il Comune dovrebbe inoltre essere possibile chiedere un rimborso alla Regione. Sempre per restare in tema di danni causati dall’alluvione, c’è infine la questione relativa alla ricostruzione del ’ponticino’ sul Lungarno, danneggiato irrimediabilmente dalle intemperie: l’amministrazione aveva fatto sapere di aver incaricato uno studio per la progettazione dell’opera, ma che prima di redigere il progetto è tuttavia necessario verificare quale sia l’attuale battente dell’Arno e del Rio Botta. Non appena questi dati saranno disponibili, la nuova struttura di collegamento potrà essere progettata.