TOMMASO CARMIGNANI
Cronaca

Villa La Bastia torna all’asta. Gioiello architettonico da salvare

L’offerta minima per aggiudicarsi l’antica dimora è fissata a poco più di un milione di euro. Il gruppo immobiliare che l’aveva acquisita per un progetto di riconversione ha avuto problemi finanziari

Villa La Bastia è l’edificio storico simbolo di Ponte a Elsa

Empoli, 22 agosto 2023 - L’asta è fissata per il prossimo 21 settembre. Offerta minima: poco più di un milione di euro. Tanto è sufficiente per acquistare villa La Bastia, edificio storico simbolo di Ponte a Elsa e dell’area che la circonda. Quasi duemila metri quadrati di immobile che ormai giace in stato di abbandono da decenni, ma che risulta inserito tra i luoghi del cuore del Fai. Un gioiello architettonico tutelato anche dalla soprintendenza, ma che rischia di trasformarsi presto in un cumulo di macerie se qualcuno non interverrà per salvarlo. La villa era infatti finita nelle mani di un gruppo immobiliare per un progetto di riconversione edilizia, ma i guai finanziari della proprietà l’hanno riportata nelle mani del tribunale. E così adesso si trova all’asta per una cifra che supera di poco il milione di euro.

Una storia, quella di villa La Bastia, che inizia addirittura nel Cinquecento: un documento attesta la proprietà della famiglia fiorentina dei Pucci, artefici della costruzione del complesso edilizio. Nemici dei Medici, finirono per perdere la proprietà dei terreni, della villa e delle costruzioni limitrofe, che passarono intorno al 1650 nelle mani dei conti Orlandini e poi, nel 1852, ad Amedeo Del Vivo, uno dei personaggi di spicco dell’economia empolese dell’epoca. All’interno di villa La Bastia si trovano affreschi e stanze decorate, anche se forse sarebbe meglio parlare al passato. Perché nel video registrato dal drone che si trova all’interno dell’annuncio dell’asta si vede una struttura in preda al degrado, con parti del tetto crollate e muri pericolanti. Il resto del complesso, finito anch’esso all’incanto, è stato invece acquistato, ristrutturato e convertito in abitazioni. Resta quindi soltanto la villa, che però avrebbe bisogno di un investimento davvero importante per essere salvata. Oltre ai problemi al tetto, l’originaria copertura dei locali al piano terra distribuiti nel corpo di fabbrica ad un piano è crollata ed è stata sostituita da una struttura di lamiera a carattere provvisorio. Inoltre le parti esterne sono completamente invase da vegetazione spontanea. Il complesso è stato dichiarato di interesse particolarmente importante ed è sottoposto a tutte le disposizioni di tutela contenute in un documento in mano alla soprintendenza. Se entro il 21 settembre non si sarà presentato un ‘salvatore’, il destino di villa La Bastia scivolerà ancor di più verso l’inesorabile declino.