Il tema è tornato con impeto nel dibattito pubblico, animando le stanze della politica ma anche il mondo dello sport. La giornata clou per capire se davvero la partita della Fiorentina al Castellani si potrà riaprire è quella di giovedì quando è convocato un summit in Prefettura tra la prefetta Francesca Ferrandino, i sindaci di Firenze Dario Nardella e di Empoli Brenda Barnini, il governatore della Toscana Eugenio Giani, la Fiorentina e Luca Lotti per conto dell’Empoli. E intanto esplode il dibattito tra favorevoli e contrari.
Sul tema è intervenuto anche Luca Ferrara, segretario di Empoli in Azione: "Credo che sia indispensabile approfondire una serie di aspetti che non vengono a nostro avviso sufficientemente tenuti in considerazione", la premessa dell’esponente del partito di Calenda. "Il Castellani ha circa 17.000 posti, pari circa agli abbonati della Fiorentina", continua il segretario di Empoli in Azione. E poi ancora, c’è un risvolto economico da tenere in considerazione. "Le prospettive di vantaggio economico per la città, proprietaria dell’impianto, sono presumibilmente molto rilevanti. Non sono circolate cifre al momento, ma ritengo che ospitare la Fiorentina comporti potenziali incassi per il Comune di alcune centinaia di migliaia di euro. Soldi che potrebbero poi essere subito destinati a misure a beneficio della città, e impiegati per manutenere scuole e asili o ristrutturare beni di proprietà pubblica nell’interesse della città".
Ferrara parla nella veste di politico ma anche da residente nella zona est della città. "È indubbio che l’utilizzo del Castellani, per la propria collocazione nel quartiere di Serravalle, impatti pesantemente nella vita del quartiere e che l’eventuale aumento delle partite porterebbe a una serie di disagi per chi vi risiede. Io stesso sono ben consapevole di quanto sto dicendo". Ma Ferrara prende in considerazione anche il risvolto della medaglia. "Al contempo, l’afflusso in città di un numero consistente di tifosi porterebbe indubbiamente a risvolti economici di sicuro interesse per le attività commerciali, e non solo". E quindi la conclusione: "Riteniamo che un “no” pregiudiziale e ideologico sia un errore. Con un lavoro congiunto della Prefettura e dei sindaci, riteniamo sia possibile garantire alla città un utilizzo dello stadio che limiti i disagi per i residenti". Come? Ferrara fa una serie di proposte: "Vincolare la Fiorentina a far accedere alla struttura solo gli abbonati, prevedere l’arrivo in città prevalentemente tramite treni o bus, chiedere alla Fiorentina di accollarsi l’accesso allo stadio tramite un servizio di navette che si appoggiano a parcheggi scambiatori fuori dal quartiere di Serravalle".