Empoli, 9 marzo 2019 - "Numeri che fanno riflettere su quanto la violenza di genere rappresenti ancora una piaga enorme, anche sul nostro territorio". Va dritta al punto Eleonora Gallerini. E’ la presidentessa delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli, tra le fondatrici del centro aiuto donna Lilith, una realtà impegnata sul territorio per accogliere e sostenere le donne abusate, picchiate, maltrattate. Donne da aiutare non soltanto nell’emergenza, ma anche nel ritorno alla vita. Le stesse che si ‘incontrano’ passando in rassegna i dati relativi all’attività del centro donna.
Quelli del 2018 parlano di 215 contatti avvenuti agli sportelli Lilith presenti nell’area degli undici comuni, tra i quali Binario Donna, aperto alla stazione di Castelfiorentino: proprio ieri ha festeggiato un anno. Ottantanove di loro sono state prese in carico dalla rete di assistenza rosa. Ben 778 sono stati i colloqui di assistenza psicologica da aggiungere ai 61 di consulenza legale e ai 55 di orientamento al lavoro, proprio a testimoniare come il supporto fornito da Lilith va ben oltre il primo contatto, con la messa in sicurezza delle vittime e dei loro figli. Sì perché il centro si occupa anche di loro. Nell’anno da poco concluso, sono stati ventotto le donne e trenta i minori accolti nelle case rifugio, ai quali si vanno a sommare le sei donne e i nove minori ospitati nelle case di seconda accoglienza.
Queste ultime sono strutture pensate per dare il tempo a madri e figli di riprendere fiato, facendo ordine nella loro vita così da avere modo di pianificare un futuro ‘sano’, lontano dalle mani pesanti di chi ha inflitto loro dolori e umiliazioni nel tentativo di sopraffarli in maniera vigliacca. Va in questa direzione anche l’azione incessante di supporto per minori vittime di violenza assistita per i quali i volontari si sono spesi con 594 ore di attività.
Senza dimenticare che oltre a curare ferite e restituire fiducia c’è di più. Ovvero la prevenzione. Un terreno da coltivare con altrettanta assiduità e convinzione. Lo dimostrano i quattro nuovi progetti, voluti lo scorso anno sui temi del bullismo e della violenza di genere: Sos relazioni, svolto a Empoli, ha visto il coinvolgimento di 160 ragazzi delle scuole medie e 140 delle primarie, Io non bullo ne ha interessati altri 130 sui banchi delle medie di Certaldo, Luci e ombre a Fucecchio ha dialogato con 25 ragazzi sempre nella stessa fascia di età e altri 50 delle superiori e, infine, Rosa blu a Castelfiorentino ha visto ‘alunni’ 170 ragazzi delle superiori locali. «Noi del centro Lilith – sottolinea Gallerini - continueremo a lavorare ogni giorno sulla prevenzione e sull’educazione e aiutando tutte le donne vittime di violenza. Il 2019 sarà un anno importante con l’apertura di Casa Matilda, a Empoli, una nuova casa di seconda accoglienza che vedrà la luce entro maggio». L’essenza di tanto fare? «Per noi, l’8 marzo è tutti i giorni», conclude la presidentessa.
Samanta Panelli