Empoli, 26 novembre 2024 – Sei del pomeriggio di domenica, pieno centro a Empoli: da una stradina si sentono delle urla, una donna è in lacrime disperata. E chiede aiuto. Un altro, ennesimo, caso di violenza che si consuma proprio a ridosso della giornata internazionale contro i maltrattamenti di genere. E succede nel cuore di Empoli. Il centro è addobbato a festa, le strade sono piene di gente. Per fortuna il grido d’aiuto viene colto dai passanti. La chiamata al 112, numero unico per le emergenze, è immediata. A quel punto entra in gioco Massimiliano, giovanissimo ’angelo’ in divisa che trascorre le sue domeniche a bordo dell’ambulanza della Pubblica Assistenza Croce d’Oro di Limite sull’Arno. Ha appena diciotto anni ma è già capo squadra.
“La centrale ci ha dirottato sull’intervento per una violenza in strada – racconta Massimiliano –. Quando siamo arrivati in centro la donna era sconvolta. Aveva una escoriazione a una mano e accusava dolore alle mani. Piangeva disperata”. Massimiliano e i colleghi volontari hanno subito preso in carico la donna. “Un passante aveva assistito a tutta la scena – continua il giovane volontario –. Per prima cosa abbiamo caricato la signora sull’ambulanza e poi le abbiamo preso i parametri”.
È stato in quel momento che il compagno della donna è tornato alla carica. “Le ripeteva “Andiamo via“ e ha provato a salire sull’ambulanza per convincerla. Noi però lo abbiamo fermato dicendogli che dovevamo controllarla e portarla in ospedale. A quel punto ho chiamato la centrale per allertare i carabinieri”. Attimi concitati in cui anche per chi indossa una divisa non è semplice mantenere la calma, i volontari della Croce d’Oro però hanno dimostrato di avere sangue freddo e soprattutto grande coraggio. “La signora continuava a piangere e noi le abbiamo dato tanto supporto morale. In squadra c’era una collega, è stata lei a parlarle cercando di tranquillizzarla”. Dopo che sono arrivati i carabinieri, l’ambulanza è ripartita verso il pronto soccorso. “È stato attivato il codice rosa – spiega ancora il volontario diciottenne –. Una volta arrivati al San Giuseppe un’infermiera ha preso in carico la signora”.
L’intervento di Massimiliano e della sua squadra ha evitato che la situazione di tensione potesse provocare conseguenze peggiori. “Ho iniziato a fare il volontario a 16 anni e dallo scorso luglio ho ottenuto il livello avanzato per fare il capo squadra – racconta –. Non mi era mai capitato di dover gestire un episodio simile. Da uomo penso che fare del male a una donna sia una cosa orribile, ci sono tanti casi in cui le donne hanno paura e non riescono a ribellarsi, ma a loro voglio dire che il modo per uscirne c’è, bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto. Se mi sento un eroe? Ho solo fatto il mio dovere mettendola al sicuro, le ho fatto forza e le ho detto che non era sola. Tutti così possiamo fare la differenza”.