Violenza sulle donne, è allarme

Il bilancio 2021 del Centro Lilith fotografa un fenomeno che non accenna a diminuire, ma che va fermato

I numeri, più di tante parole, danno la dimensione del fenomeno. Anche nel 2021 il Centro Aiuto donna Lilith, centro antiviolenza delle Pubbliche assistenze di Empoli e Castelfiorentino, ha registrato accessi e prese in carico che fanno suonare più di un campanello di allarme.

Nel corso degli ultimi dodici mesi sono state 146 le nuove donne alle quali il centro antiviolenza ha aperto le porte. Nell’ambito dell’accoglienza in protezione sono 22 le donne e 29 i minori ospitati in casa rifugio, mentre nelle strutture di emergenza sono state accolte 34 donne e 43 minori.

Riguardo agli altri servizi svolti sfiorano quota mille i colloqui di ascolto telefonico e superano il migliaio i colloqui di sostegno psicologico. In più: 121 gli incontri dedicati all’assistenza legale, 85 di orientamento al lavoro, 97 di orientamento all’autonomia e 1.314 di assistenza a minori.

L’altro aspetto che vede in prima linea il centro antiviolenza è il lavoro nell’età evolutiva. Il servizio accoglie donne, mamme e i loro bimbi e dispone di tre case rifugio e una casa di seconda

accoglienza, oltre alle strutture di emergenza Covid.

Nel 2021 è proseguito il progetto di musicoterapia, come spiega la psicologa e psicoterapeuta Maria Chiara Bellini: "Si tratta di un’attività coinvolgente che sta dando buoni risultati, dove i bambini rispettano il proprio turno e imparano a stare insieme". Sempre per i più piccoli, nelle strutture del Centro ogni giorno è presente l’educatrice. "Un punto di riferimento non solo per i bambini ma anche per le mamme – sottolinea la dottoressa Bellini – perché contribuisce all’insegnamento delle regole, come nel rispetto delle pulizie e degli spazi".

Inoltre, ha da poco preso forma una nuova attività in collaborazione con i gruppi scout di Empoli. Al momento è sospesa a causa dell’emergenza Covid, ma riprenderà presto. "Saranno tre ragazzi giovanissimi a portare avanti le attività – racconta ancora la dottoressa Bellini – proponendo i tipici giochi scout ai bimbi del Centro. Si tratta di un progetto molto importante, poiché i bambini si ritrovano a trascorrere del tempo non con i soliti adulti, ma con giovani che hanno una modalità partecipativa più coinvolgente e divertente. Allo stesso tempo le proposte degli scout sono per loro natura fortemente regolative. Quindi, tra gli obiettivi, c’è il rafforzamento del saper rispettare le regole e soprattutto gli altri. Noi come Centro Lilith – spttolinea la psicologa – lavoriamo molto sul rispetto, perché è l’elemento che questi piccoli non hanno imparato, a causa del loro vissuto".

Durante tutto l’anno si è anche svolto ed è ancora in corso il doposcuola, l’aiuto allo studio diviso in più appuntamenti settimanali e in fasce di età, che vede la partecipazione nelle strutture di insegnanti e figure professionali. "Il 2021 - aggiunge Lorella Giglioli, psicologa e psicoterapeuta - è stato un anno importante perché abbiamo avuto l’opportunità, dopo gli stop causa Covid, di tornare in presenza sul territorio con eventi di sensibilizzazione. Siamo tornati a incontrare associazioni e cittadini". Giglioli rimarca l’importanza di confrontarsi con le altre realtà, "Per questo 2022 - conclude - ci auguriamo di poter tornare ad intervenire nelle scuole: abbiamo in mano i progetti, speriamo che la situazione ci consenta di rientrare nelle classi per fare prevenzione con i giovani".

I.P.