CARLO BARONI
Cronaca

Contrasto alla violenza sulle donne. I negozianti diventano sentinelle

Una ventina di imprenditori a lezione dagli esperti per imparare a riconoscere le vittime di abusi

L'iniziativa dei commercianti contro la violenza sulle donne

Empoli, 22 febbraio 2023 – Gli esperti dei centri antiviolenza hanno insegnato a imprenditori di bar, ristoranti e negozi come riconoscere le vittime di abusi e accogliere le loro richieste di aiuto. Sono gli imprenditori a lezione per imparare a prevenire e contrastare la violenza sulle donne, un fenomeno dai numeri drammatici. In Italia ogni quindici minuti una donna è vittima di violenza. Circa 88 donne al giorno. Nel 2022, dallo scorso gennaio al novembre scorso – secondo gli ultimi dati – sono state intercettate dalla rete territoriale Codice Rosa Empolese Valdarno Valdelsa più di 128 persone vittime di violenza, tra cui donne sole o con figli minori. È accaduto a Empoli, dove Confcommercio ha realizzato un percorso formativo nell’ambito del ‘progetto ’Noi ci siamo’ voluto dalla Città Metropolitana di Firenze con le associazioni Lilith e Artemisia.

Il percorso si è concluso nella sede dell’associazioni di categoria in via Vanghetti e ha coinvolto una ventina fra titolari e dipendenti di bar, ristoranti e negozi. Persone che ogni giorno lavorano a stretto contatto con il pubblico e che ora, con i preziosi consigli degli esperti del Centro aiuto donna Lilith delle Pubbliche assistenze riunite di Empoli, il centro antiviolenza per donne e minori che risponde alle richieste di aiuto dell’area empolese, hanno imparato come riconoscere tra i propri clienti le vittime di abusi, come intercettare con discrezione eventuali richieste di aiuto e indirizzarle a quanti – come i centri antiviolenza – possono garantire la necessaria assistenza. "Confcommercio da sempre sottolinea il ruolo di ‘presidio sociale’ che i negozi di vicinato rivestono nel tessuto urbano e sociale – dice Giovanna Passeri, vicepresidente della delegazione Confcommercio Empolese Valdelsa –. Grandi o piccole aziende, professionisti, imprenditori, collaboratori, ma anche cittadini, ci siamo e vogliamo essere consapevoli sul tema della violenza di genere per poter essere veicoli di una cultura del rispetto e della prevenzione. Vogliamo saper leggere e decifrare le situazioni critiche che possono essere un segnale di violenza fisica, psicologica o economica per portare un aiuto utile e concreto - prosegue la vicepresidente -. Ringrazio i colleghi che assieme a me hanno chiuso per qualche ora il proprio negozio e hanno investito del tempo per essere presenti agli incontri. Una comunità più sensibile e più attenta al prossimo è possibile e dipende anche e soprattutto da noi. Non serve fare tanto, serve fare qualcosa".

Dopo il corso empolese, Confcommercio continua a sostenere il progetto ’Noi ci siamo’ con altri due interventi formativi gratuiti destinati agli imprenditori del terziario di Firenze e del Mugello.