Visite e liste d’attesa. Un controllo alla vista?. Ci vogliono otto mesi

È diritto di ogni cittadino ricevere risposta in base alla classe di priorità. Ma per alcune prestazioni non vengono ancora rispettati gli standard regionali.

Visite e liste d’attesa. Un controllo alla vista?. Ci vogliono otto mesi

Visite e liste d’attesa. Un controllo alla vista?. Ci vogliono otto mesi

di Irene Puccioni

EMPOLI

Per certe visite e prestazioni sanitarie bisogna armarsi di tanta pazienza. Perché se non si ha la possibilità di raggiungere strutture fuori dall’empolese, sul territorio l’attesa è molto lunga. Secondo i dati più aggiornati (quelli del mese di febbraio) riportati sul portale "Monitoraggio tempi di attesa della Regione Toscana", per una visita pneumologica in classe di priorità “differibile“ c’è da attendere ben 196 giorni, praticamente qualcosa come sei mesi e mezzo. Si va addirittura a oltre otto mesi di attesa nell’area empolese per una visita oculistica “programmata“, e ci vogliono oltre sette mesi per una visita urologica. Tempi che scoraggiano, ma fanno anche irritare, dal momento che tutti hanno (o avrebbero) diritto ad effettuare prestazioni specialistiche ambulatoriali entro un determinato tempo, che sono 72 ore se la classe di priorità è urgente, 10 giorni se breve, 30 giorni per visite o 60 giorni per accertamenti diagnostici con classe di priorità differibile; 120 giorni se la classe di priorità è programmata. Continuando a consultare le liste va un po’ meglio, si fa per dire, per chi ha necessità di una visita ginecologica differibile: il tempo di attesa è di 43 giorni (circa un mese e mezzo). I tempi massimi in base alla priorità indicata dal medico prescrittore nella ricetta sono stati stabiliti dalla Delibera di giunta Regionale 750/2018, ma ci sono delle aree specialistiche che faticano a rispettare le tempistiche, con liste d’attesa che si allungano a dismisura.

Altri esempi negativi sul territorio riguardano due tipologie di prestazione: la mammografia e la spirometria. Nel primo caso per una prestazione programmata bisogna attendere 173 giorni (cinque mesi e mezzo); nell’altro caso se la spirometria è globale in classe di priorità differibile il tempo di attesa è di 63 giorni (oltre due mesi) mentre se si tratta di una spirometria semplice differibile i tempi si “accorciano“ a 55 giorni (quasi due mesi).

Davanti a liste d’attesa infinite, i cittadini si trovano davanti ad un bivio, che diventa discriminante per chi ha meno possibilità economiche di altri: chi può si rivolge al privato, chi non può sostenere la spesa invece rinuncia a curarsi. L’Asl Toscana Centro è consapevole delle criticità che si riscontrano e cerca attraverso varie soluzioni di correre ai ripari. È il caso delle visite nefrologiche che, stando ai numeri riportati dalla stessa azienda sanitaria, richiedono tempi di attesa troppo lunghi – si va dai 9 ai 12 mesi per una prima visita– a causa di un costante aumento della domanda.

Per ovviare a questa difficoltà è stato proposto e approvato con delibera del direttore generale il progetto di attività aggiuntiva presentato dal direttore della Nefrologia e dialisi Firenze I e Empoli, il dottor Alberto Rosati. In pratica viene richiesto al personale in servizio uno “straordinario“ per un periodo che va dal primo marzo al 30 giugno per un impegno di 250 ore. Per l’azienda si tratta di mettere a bilancio per il 2024 20mila euro di spesa in più per pagare il lavoro aggiuntivo degli specialisti. Il progetto, stando alle previsioni, permetterebbe di aumentare l’offerta ambulatoriale nell’area di 40 visite al mese, gestibili in maniera elastica fra urgenti, brevi e differibili.