Sulle tracce del ladro. Insegnante derubato riempie le vie di volantini: “Ridatemi il cellulare”

Galileo Pini da Firenze a Empoli per recuperare il suo smartphone. Dopo aver geolocalizzato il dispositivo tappezza le strade del centro: “La mia è una richiesta d’aiuto”

Uno dei tanti volantini affissi dall’insegnante nelle strade del centro

Uno dei tanti volantini affissi dall’insegnante nelle strade del centro

Empoli (Firenze), 26 settembre 2024 – Ha tappezzato la città di volantini. Una cinquantina, sparsi nelle zone più frequentate di Empoli, centro storico in primis. Perché è lì che, con ogni probabilità, abita il destinatario del messaggio. “So che hai il mio iPhone 12 pro. L’hai rubato tu, o forse l’hai comprato da un ladro. Si tratta di un reato. Restituiscilo o ti denuncio”. Non è una minaccia ma una richiesta di aiuto, la pensata architettata dalla vittima del furto, un giovane insegnante fiorentino. Un appello disperato perché “in quello smartphone - scrive sul volantino Galileo Pini - c’è tutta la mia vita”. Si è improvvisato detective, l’ingegnere meccanico 28enne residente a Firenze, che grazie alla tecnologia è stato in grado di mettersi per qualche giorno sulle tracce del ladro.

Da qui la scoperta: il cellulare era finito nel giro d’Empoli, tra via Ridolfi, via delle Murina e via Salvagnoli. Ed è da lì che Pini ha cominciato ad affiggere i volantini. “E’ iniziato tutto domenica 15 settembre - racconta l’insegnante di matematica e fisica - Ho trascorso la notte nel mio camper parcheggiato sotto casa perché non trovavo le chiavi per salire. Intorno alle 8 del mattino mi sono accorto dell’accaduto: qualcuno approfittando del finestrino lasciato leggermente aperto si è intrufolato mentre dormivo per portar via il cellulare che era in carica”. Tutto in un frangente, sparisce anche qualche soldo. La prima cosa che Pini pensa di fare è raggiungere il mercatino domenicale delle Cascine a Firenze, “dove spesso si vendono illegalmente scarpe, cinture, merce rubata a volte ancora confezionata. Mi confermano che qualcuno ha acquistato poco prima un iPhone dello stesso modello del mio”. Coincidenza? Da quel momento inizia la “caccia al ladro” sfruttando i segnali lanciati a più riprese dallo smartphone che, anche se tenuto offline, è geolocalizzabile grazie all’account Apple.

Il telefono probabilmente è stato venduto il giorno stesso del furto e risulta proprio nei pressi di via Ridolfi. Al di là del valore economico, è importante per il suo proprietario, che tra l’altro conosce Empoli avendo insegnato lo scorso anno al Brunelleschi. “Sono uno studente magistrale, insegnante e ingegnere acustico. Sistemo e vendo impianti audio. Sullo smartphone ho le credenziali di accesso a posta, banca, all’app della scuola per il registro elettronico, e la rubrica con una buona fetta di clienti ora andata persa. Farei di tutto per riaverlo. Anche (come si legge nel volantino) ricomprarlo da chi ne è in possesso fornendogli un altro IPhone, per chiudere bonariamente la questione”. Il giorno del furto, il dispositivo lancia un segnale alle 22. Galileo salta in auto e si dà all’inseguimento. “Il ladro fa il percorso della tramvia verso Novoli, poi si sposta in FiPiLi e si ferma in via delle Murina a Empoli. Magari abita lì. Decido di andarci il giorno dopo e appendere i volantini. Proprio in quella via vengo accerchiato da quattro individui che mi guardano senza dire niente e poi spariscono dentro a un portone”.

Dal mercoledì mattina c’è un nuovo percorso da seguire; il malvivente risulta essere in via dei Cappuccini, tra la Asl e il cimitero e lì cessano i contatti. E’ l’ultima posizione rilevata. “Forse si è sentito messo alle strette e ha deciso di abbandonare il telefono”. Senza darsi per vinto Pini chiama i negozi di telefonia della zona per informarli del fatto, “se qualcuno si fosse presentato per cambiare la scheda madre”. E presenta denuncia alla caserma di Firenze Rovezzano contattando anche le forze dell’ordine empolesi. “Gli agenti si sono resi disponibili a inviare una pattuglia se ci fosse stato un nuovo movimento. Purtroppo però è tardi. Continuo ad aggiornare la app ma niente. Del telefono non c’è più traccia”.