REDAZIONE EMPOLI

Volontari della Libertà. Cerimonia in ricordo: "Coltivare la memoria . Creare appartenenza"

Grande partecipazione sia al PalaEsposizioni sia al corteo in centro città. Il sindaco Mantellassi: "Giovani che avrebbero potuto dire basta . e invece sono partiti e hanno scelto di farlo per il bene dell’Italia".

Grande partecipazione sia al PalaEsposizioni sia al corteo in centro città. Il sindaco Mantellassi: "Giovani che avrebbero potuto dire basta . e invece sono partiti e hanno scelto di farlo per il bene dell’Italia".

Grande partecipazione sia al PalaEsposizioni sia al corteo in centro città. Il sindaco Mantellassi: "Giovani che avrebbero potuto dire basta . e invece sono partiti e hanno scelto di farlo per il bene dell’Italia".

Sauro Cappelli, Rolando Fontanelli, Dario Del Sordo, William Lucchesi, Vieri Tani: sono alcuni dei partigiani che hanno fatto la Storia di Empoli nella liberazione dell’Italia dal nazifascismo. E’ stato celebrato ieri, prima al Palazzo delle Esposizioni e poi con un corteo per le vie cittadine, l’ottantesimo anniversario della partenza dei Volontari della Libertà. Come ha ricordato lo storico Carmelo Albanese: "Il contributo dell’Empolese Valdelsa all’arruolamento volontario nel Regio esercito per affiancare gli alleati nella fase finale della ‘’campagna d’Italia’’ fu estremamente significativo. Dei circa 2.000 partenti della provincia di Firenze, oltre 600 provenivano da quest’area. Il primo scaglione partì il 3 febbraio da Castelfiorentino, composto da 118 volontari; il secondo partì il 13 febbraio 1945 da Empoli, formato da oltre 500 volontari di cui 264 empolesi". La ricorrenza di ieri ha avuto una doppia valenza, locale e regionale, e ha visto la partecipazione delle massime autorità civili, militari e religiose, dei rappresentanti di Regione, Province e Comuni, oltre alle associazioni dei combattenti (le brigate Legnano, Cremona, Friuli, Piceno, Folgore e Mantova dove confluirono i volontari), di volontariato e tante cittadine e cittadini. Al PalaEsposizioni c’è stato anche spazio per i ragazzi delle scuole empolesi - le medie Vanghetti e Busoni e la primaria di Ponzano – che hanno partecipato eseguendo musiche e canzoni. Il sindaco Alessio Mantellassi ha ringraziato tutti i presenti per lapartecipazione e ha sottolineato che: "Sul nostro gonfalone brilla la Medaglia al valore civile che il Presidente della Repubblica ci ha dato. Una medaglia intrisa di orgoglio, forza, tenacia e sangue. Realizzare la cultura della memoria è fare quello che stiamo facendo oggi, rendere omaggio a chi ha scritto la storia e ha contribuito a costruire la democrazia in Italia". "La storia di questo Paese e dell’Europa non è fatta di date ed eventi - ha spiegato Vania Bagni, presidente provinciale Anpi Firenze -. I volontari che oggi ricordiamo dopo 80 anni, fanno parte della generazione impegnata a non soccombere di fronte alla violenza; sono coloro che fecero dell’esperienza resistenziale la lotta universale contro l’oppressione. Coltivare una memoria attiva è indispensabile perchè rafforza il senso di appartenenza". "Questa non è la mia storia ma dei nostri fratelli - ha raccontato Adelmo Cervi, figlio di Verina Castagnetti e Aldo, terzogenito dei sette fratelli Cervi fucilati dai fascisti al poligono di tiro di Reggio Emilia il 28 dicembre del 1943 -. Mio padre andò in lotta contro chi aveva creato il fascismo e lo aveva portato al potere. La storia va ricordata con chi ha perso la vita per noi, per una società più giusta. Dobbiamo unire le nostre idee per rispettare quelli, e sono tanti, che non ci sono più. I Cervi non erano eroi ma furono combattenti". Lorenzo Tombelli, presidente Aned Firenze e Roberto Bagnoli, presidente Aned Empolese-Valdelsa, hanno esortato i giovani a “seguire l’impegno solidale e antifascista dei giovani combattenti partiti nel 1945“. Le conclusioni sono state affidate al consigliere regionale Enrico Sostegni che ha detto: "Il loro segno è un monito che ha permesso a questo Paese di riconquistare la dignità, il futuro, la libertà. Noi dobbiamo trasmettere quei valori perché i fatti non devono sfumare. La Resistenza era fatta da persone diverse ma c’era un filo rosso che le univa per un bene collettivo di tutti". In piazza del Popolo sono infine stati resi gli onori ai Volontari della Libertà e qui sono intervenuti il consigliere comunale Raffaele Donati con delega alla cultura della Memoria e Roberto Franchini, presidente dell’Anpi Empoli.