REDAZIONE EMPOLI

Sanremo 2024, chi sono i Bnkr44: “Non ci fa paura niente!”

Il gruppo porta al Festival “Governo punk”

Bnkr44 a Sanremo (Ansa/Dalle Luche)

Bnkr44 a Sanremo (Ansa/Dalle Luche)

Sanremo, 4 febbraio 2024 – “Non ci fa paura niente! Siamo in 6 sul palco più il nostro manager, da soli è un conto ma in sette il peso si gestisce più facilmente”. I BNKR44 sono pronti a debuttare in gara al Festival di Sanremo, dopo essere stati ospiti lo scorso anno di Sethue dopo aver ottenuto un pass tra i Big con Sanremo Giovani.

"Sul palco dell'Ariston ci siamo già stati, ma per una solo serata, cinque è tutta un'altra cosa. Presentarci direttamente tra i Big? Ci abbiamo pensato, ma abbiamo capito che avremmo avuto più possibilità così. E a dire il vero, abbiamo sottovalutato la cosa: quando abbiamo visto gli altri ragazzi in gara, ci siamo resi conto che sarebbero stato avversari agguerriti”. I BNKR44, ovvero Erin, Piccolo, Faster, JxN, Caph e Fares, guidati e coordinati dal direttore artistico gheray0, arrivano da Villanuova, frazione di Empoli, e ne vanno fieri.

"Siamo ragazzi di provincia, che tali sono rimasti - raccontano loro che hanno iniziato la loro collaborazione nel 2019- ed è quello che vogliamo rappresentare, anche a Sanremo. Abbiamo scelto di continuare a vivere qui e di non trasferirci a in una grande città. Con tutti i pro e i contro che ci possono essere”.

Tra loro non c'è un vero e proprio leader, «perché non siamo un progetto studiato. Ognuno di noi era un artista singolo, e quindi tutti facciamo un po’ tutto, siamo una democrazia. Anche se a volte raggiungere un'unanimità non è semplice. Ognuno di noi ha una sua identità. Cosa ci accomuna? Siamo bravi a lamentarci e in questo momento ci lamentiamo di non avere più un giorno di libertà”, scherzano. Il loro lavoro è un manifesto della perseveranza dei giovani della provincia italiana, disposti a mettere tutto in gioco per condividere la propria visione con il mondo. Ciò che li ha messi tutti d'accordo è il brano di Sanremo, dal titolo Governo Punk, ma niente a che spartire con la politica.

"Si tratta di un brano energico, divertente, leggero. Né punk, né politico, a dispetto di quello che il titolo potrebbe suggerire. È la rappresentazione di uno stato d'animo, di una ribellione, la fuga dalla noia della provincia, l'uscire fuori dai canoni e da ciò che è standardizzato. Il Governo Punk del titolo siamo noi, che viviamo secondo le nostre regole. Persone di provincia, che fanno una vita noiosa e immaginano universi paralleli. Noi passiamo tanti giorni, tante sera senza avere niente da fare. Abbiamo imparato a gestire la noia e a sfruttare le piccole cose». La provincia li ha aiutati a guardarsi dentro, a «rendere la scrittura più introspettiva".

Governo Punk non è nata per Sanremo, “non saremmo riusciti a fare un brano a tavolino, quando ci abbiamo provato è venuta fuori della loro brutta, Perché l'arte deve essere spontanea, ancora di più quando ci si lavora in gruppo".

Per la serata delle cover il gruppo si esibirà sulle note di Ma quale idea di Pino D'Angiò, che sarà con lui sul palco. “Una leggenda, e quando lo abbiamo conosciuto ci siamo sentiti superaffini”.

In 30, il rischio di passare inosservati potrebbe esserci, ma per ora i BNKR44 non se ne preoccupano. "Non ci pensiamo, può succedere qualunque cosa in questa settimana: può essere flop, ma anche top. Certo tra passare per ultimi o per primi, scegliamo la seconda, alle 21, nel picco di massima visibilità”.

E se qualcuno si chiederà chi sono, loro sono pronti a rispondere: “Siamo un collettivo che si dedica all'arte in tutte le sue forme. E se sembriamo una boyband, lo siamo solo di facciata”.