Vinci, 24 aprile 2017 - Il Comune di Vinci ha celebrato il 'padre' del Museo Leonardiano, ossia il conte Giulio Masetti, colui che donò il castello all'amministrazione a patto che fosse 'dedicato' al più illustre dei cittadini del paese sulle pendici del Montalbano. “Colmiamo una mancanza che dura da un secolo", ha sottolineato il sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia, alla Biblioteca Leonardiana, introducendo l'iniziativa dedicata a colui che donò al Comune la Rocca dei Conti Guidi.
Il Conte Giulio Masetti da Bagnano divenne famoso grazie alle corse automobilistiche e alle vittorie che conseguì, soprattutto nell'ambitissima gara siciliana “Targa Florio”, corsa che gli fece vivere forse i momenti più belli della propria carriera da pilota, ma che fu anche teatro della sua prematura scomparsa, a causa di un incidente avvenuto nell'edizione del 1926. “Stiamo parlando di un grande personaggio, conosciuto e amato da tutti - ha proseguito Torchia - Per capirci, oggi sarebbe un campione di F1”. Ma oltre a essere un grande pilota di auto da corsa, Giulio Masetti fu un grande benefattore e a lui si deve la nascita del Museo Leonardiano: fu per sua volontà, infatti, che la Rocca dei Conti Guidi, di proprietà della sua famiglia, divenisse di proprietà pubblica. Un dono che però aveva una condizione: il castello doveva divenire un luogo di divulgazione di Leonardo e del suo genio, doveva divenire, insomma, un museo leonardiano.
“Quello del Conte Masetti è un esempio della grande filantropia di tanti italiani - ha evidenziato la direttrice del Museo Leonardiano, Roberta Barsanti - che hanno contribuito, grazie alle loro donazioni, alla nascita di luoghi di cultura e di musei, quindi contribuito a fare grande il patrimonio culturale pubblico d'Italia”. Purtroppo, la scomparsa improvvisa del Conte, unita alle lungaggini burocratiche, non consentirono a Giulio Masetti di assistere al passaggio di proprietà ufficiale della Rocca e alla successiva nascita del Museo Leonardiano che inizialmente, negli anni '30, ospitò una raccolta di cimeli riguardanti il Genio vinciano.
“Siamo contenti che, dopo tantissimi anni, il Comune abbia finalmente riconosciuto con la targa commemorativa e con questa giornata, il generoso lascito di Giulio Masetti. Meglio tardi che mai”, ha aggiunto l'assessore alla Cultura, Paolo Santini. Castello che, spulciando nelle carte ufficiali dell'epoca, si è scoperto fosse valutato 12mila lire dell'epoca. “Mi preme sottolineare - ha continuato Santini - che l'iniziativa dedicata al Conte nasce su proposta dell’intero consiglio comunale, in particolare del consigliere Matteo Cioni, che per anni si è dedicato alla storia del Masetti. Personalmente, ho avuto l’onore di scrivere l’epigrafe effigiata nella targa commemorativa”.