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Pupi Avati racconta Dante e Boccaccio

L'evento nella chiesa dei Santi Tommaso e Prospero

Pupi Avati

Pupi Avati

Certaldo, 5 ottobre 2018 - Il novelliere racconta il vate. Ovvero la vita di Dante Alighieri attraverso gli occhi di Giovanni Boccaccio. Un esperimento intrigante frutto dell’estro del regista Pupi Avati, che proprio quest’anno festeggia 50 anni di carriera artistica. Il progetto cinematografico, realizzato insieme al documentarista Luigi Boneschi, verrà presentato domenica 14 ottobre alle 17.30 a Certaldo Alto, nella chiesa dei Santi Tommaso e Prospero nel complesso di Palazzo Pretorio. L’idea è quella di raccontare la vita del poeta fiorentino dal punto di vista del ‘collega’ valdelsano. Ecco come: nel 1350, dopo quasi trent’anni dalla morte di Dante, Boccaccio si reca a Ravenna per portare alla figlia del poeta (monaca in un convento della città romagnola) 10 fiorini d’oro, come risarcimento da parte della città di Firenze alla memoria del padre, morto in esilio nel 1321.

Nel Trattatello in laude di Dante, la prima biografia di Dante Alighieri, Boccaccio compie una vera e propria indagine sulla vita del poeta e sulle sue opere, prima tra tutte la Commedia (non solo trascritta dal certaldese tre volte per intero ma anche commentata pubblicamente a Firenze), offrendo un racconto affascinante, non privo di ombre e che non sempre coincide con quello dei moderni profili biografici di Dante. Il Trattatello può dunque dare una visione inedita e un particolare punto di osservazione per ‘raccontare Dante’. Dopo l’intervento di Pupi Avati e Luigi Boneschi, la compagnia L’Oranona Teatro interpreterà passi ricavati dal Trattatello, introdotti e commentati da Monica Berté dell’Università degli studi «Gabriele d’Annunzio» di Chieti e Maurizio Fiorilla dell’Università degli studi Roma Tre.

L’evento è realizzato in collaborazione con il comune di Certaldo e l’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio e fa parte del programma «Incontra la Crusca», una serie di incontri, spettacoli, mostre e visite che hanno lo scopo di far conoscere l’Accademia della Crusca e la lingua italiana ad un pubblico più ampio. L’ingresso è libero, senza prenotazione, fino a esaurimento posti.

i.p.