"Factory", la crisi è senza sbocchi. Quaranta senza stipendio da due mesi

Fucecchio: l’allarme dei sindacati per l’azienda di capi in pelle che vestiva Vasco Rossi e Lady Gaga

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Fucecchio (Firenze), 20 maggio 2023 - Un’altra crisi mette a dura prova il tessuto economico della Toscana. Ci sono circa 40 dipendenti che non riscuotono lo stipendio già da due mesi. Ma, allo stesso tempo, c’è anche una importante realtà del sistema moda in difficoltà. Siamo a Fucecchio. E l’azienda è la Factory Srl, azienda di capi in pelle con quindici anni di storia che produceva articoli di abbigliamento per il marchio Drome. Un nome associato a diverse celebrità del mondo dello spettacolo come Vasco Rossi o Lady Gaga. La ditta, tra i cui fondatori c’è Ferrero Rosati, ha presentato prima un concordato e poi la liquidazione. A sottolineare la preoccupazione sono Filctem Cgil e Femca Cisl e Uiltec Uil. "In sede di tavolo di unità di crisi della Regione Toscana abbiamo appreso – dicono Andrea Simone, Christian Paci e Massimiliano Malucchi, delle tre sigle sindacali – che l’azienda, a seguito di una richiesta di concordato preventivo in data 28 marzo con una prospettiva di continuità (che non si è concretizzata) ha ufficializzato il ritiro dello stesso e il deposito di istanza di liquidazione giudiziale con esercizio provvisorio". La situazione è drammatica. "Oltre 40 lavoratori e interi nuclei familiari versano in una situazione difficilissima – spiegano i sindacati – perché sono due mesi che non percepiscono retribuzione".

Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil fanno appello al giudice delegato, alla futura procedura, alle istituzioni e al sistema del credito "affinché si mettano in campo tutti gli strumenti possibili di sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie". Tra questi, gli ammortizzatori sociali in modo da sostenere, nell’immediatezza, le persone senza stipendio in una fase storica così difficile, caratterizzata da forti aumenti del costo della vita che, ormai da più di un anno, ha subito un’impennata. Il problema alla Factory Srl è emerso, appunto, nei mesi scorsi quando fu aperta una procedura di licenziamento che, a seguito del confronto con i sindacati, venne ritirata. Poi c’è stata da parte dell’azienda una richiesta di concordato preventivo legato a un piano di rientro che era supportato da elementi di prospettiva che purtroppo sono sfumati, acuendo il problema.