TOMMASO CARMIGNANI
Economia

Accordo fatto per Aton Luce. Sono salvi 40 posti di lavoro

Montelupo. Esodo volontario di 5 dipendenti

La vertenza è durata 4 mesi, i sindacalisti sono contenti dell’accordo

La vertenza è durata 4 mesi, i sindacalisti sono contenti dell’accordo

Empoli, 8 agosto 2018 -  Le vacanze estive dovevano segnare la sua fine, ora diventeranno il trampolino per la rinascita. Buone notizie sul fronte Aton Luce, la vetreria di Montelupo tornata a nuova vita dopo l’accordo raggiunto tra azienda e sindacati al termine di una vertenza durata quattro mesi. Investimenti per 600mila euro da qui alla fine dell’anno e quasi tutti i posti di lavoro salvati, anche se con qualche sacrificio per gli operai. «E’ quanto di meglio si potesse fare – spiega Giuseppe Dentato della Cgil – ed è la dimostrazione che la competitività si acquisisce con gli investimenti e non solo con i tagli». Aton Luce è entrata in crisi nel 2015, quando il quadro geopolitico internazionale è cambiato e le sanzioni alla Russia hanno chiuso un mercato che per l’azienda montelupina, specializzata in vetreria da arredamento e lampadari, era una specie di miniera d’oro. I fatturati sono passati dai 10 milioni di euro del 2015 ai 5 del 2017, mettendo quindi a repentaglio la salute stessa dell’impresa e i 45 posti di lavoro. La minaccia di chiusura ha portato i sindacati ad aprire un tavolo a cui hanno partecipato anche le istituzioni, con Comune e Regione.

L’obiettivo era trattare con gli 8 soci della vetreria per la salvaguardia degli operai. «Alla fine – dice ancora Dentato – abbiamo ottenuto soltanto 5 uscite volontarie, mentre gli altri 40 dipendenti resteranno al loro posto. Potrebbe esserci qualche conversione da full time a part time, ma ancora non è sicuro. I lavoratori hanno accettato però dei sacrifici dal punto di vista salariale, con una decurtazione di 2.000 euro lordi all’anno di media. Non sono pochi, specialmente se aggiungiamo anche il taglio del premio delle 100 ore, che era una sorta di 14^, ma era anche l’unico modo che avevamo per salvare l’azienda. In ogni caso, abbiamo accettato l’accordo soltanto davanti agli investimenti che ci sono stati prospettati e ad un piano industriale che ci ha convinto. Se la proprietà non rispetterà questi impegni, noi ci ritireremo dall’accordo».

All’orizzonte c’è un tentativo di riconversione dell’azienda, che punta a collocarsi in maniera diversa sul mercato. La prima parte degli investimenti servirà per l’acquisto di un nuovo forno, ma nei 24 mesi dell’accordo ne arriveranno altri. «Stiamo parlando di un settore strategico e senza dubbio storico per il nostro territorio – conclude Dentato – e Aton Luce è ormai una delle ultime vetrerie rimaste. Salvaguardare la produzione e i posti di lavoro era per noi fondamentale e siamo contenti del risultato».