REDAZIONE EMPOLI

Empoli, largo a giovani e solidarietà: ‘Safari Njema’ vince il Sant'Andrea d'Oro

La massima onorificenza cittadina all’associazione giovanile empolese “Per la voglia di fare la differenza, spendendosi con tenacia e costanza nel dare voce a chi non ne ha”

Empoli, cerimonia di consegna del Sant'Andrea d'oro

Empoli, 30 novembre 2022 - Il Sant’Andrea d'Oro, la massima onorificenza della città di Empoli, che ogni anno il sindaco consegna a coloro che hanno dato il loro prezioso contributo nel campo della cultura, delle arti, del lavoro, della politica, dello sport e della solidarietà, quest’anno è andato all'associazione empolese Safari Njema. A consegnarlo è stata la sindaca Brenda Barnini. La cerimonia, molto partecipata, si è svolta oggi, 30 novembre, giorno della festa del Santo Patrono, nel Cenacolo degli Agostiniani. Il riconoscimento ha premiato l’associazione e il progetto 'Dove hai preso il tuo coltan?', con questa motivazione: "Per la voglia di fare la differenza, spendendosi con tenacia e costanza nel dare voce a chi non ne ha, costretto a una vita di sfruttamento senza dignità né diritti. Per la capacità di andare oltre il silenzio, scavando nella storia e nell'attualità, affamati di competenze da condividere con le comunità e da proporre guardando negli occhi le istituzioni per pretendere legalità. L'amministrazione comunale di ha voluto assegnare il Sant'Andrea d'Oro come simbolo di gratitudine da parte di tutta la città alle ragazze e ai ragazzi di Safari Njema, esempi preziosi di impegno senza confini e di quella capacità di vivere il presente e di guardare al futuro propria di chi non si arrende di fronte a disuguaglianze e ingiustizie e agisce perché il mondo diventi migliore" L’associazione empolese è composta da un gruppo di giovani che nel 2018 ha deciso di dare nuova vita a una realtà già esistente per poi divenire un'associazione culturale giovanile impegnata per migliorare la propria realtà territoriale, con un occhio di riguardo per le minoranze 'dimenticate'. In particolare, dall'aprile 2021, dopo la morte dell'ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo, Luca Attanasio, Safari Njema ha sentito il dovere di approfondire le sue competenze e di occuparsi del tema dei minerali di conflitto. E qui si inserisce il progetto 'Dove hai preso il tuo coltan?', sostenuto dall'amministrazione comunale di Empoli e 'accolto' in due occasioni in Consiglio comunale, inizialmente per conoscerne il programma e, nelle fasi finali, per ascoltarne il percorso. I volontari hanno acceso i riflettori sullo sfruttamento dei lavoratori di ogni età ridotti in schiavitù nelle miniere della Repubblica Democratica del Congo, nella zona del Kivu, dove è concentrata buona parte del Coltan congolese, 'oro delle nuove tecnologie', denunciando le condizioni di vita di questa popolazione, con una marcia per i diritti partita dalla nostra città e proseguita in Italia e in Europa fino a raggiungere Bruxelles. Al Parlamento europeo hanno consegnato una petizione per chiedere un cambiamento normativo da compiere in occasione della revisione del regolamento dei minerali estratti in zone di conflitto, come appunto il coltan e il cobalto, in programma nel gennaio 2023. La cerimonia Ad aprire l'evento, i saluti della sindaca Barnini, seguiti dall'intervento dell'europarlamentare Patrizia Toia che, in collegamento, ha consegnato alla platea empolese la sua testimonianza sulla mobilitazione dei volontari da lei accolti a Bruxelles nelle settimane scorse. Giulia Marconcini di Safari Njema ha quindi ripercorso le tappe del progetto alla cui realizzazione hanno contribuito anche altre realtà. Fra queste, NoOneOut, presente nel Cenacolo degli Agostiniani con Grethel Giannotti: la volontaria ha raccontato l'impegno dell'associazione bresciana, della quale fa parte, nel sostegno del progetto 'Dove hai preso il tuo coltan?' e nell'organizzazione dell'ultima tappa italiana, sottolineando l'importanza di fare rete di fronte a sfide che possono sembrare proibitive, prima di passare la parola a padre Eliseo. Missionario comboniano per trent'anni attivo nella Repubblica democratica del Congo, ha condiviso la sua esperienza, sottolineando l'importanza della cooperazione. A concludere gli interventi, Caterina Campigli: a lei, fra le giovanissime volontarie di Safari Njema, il compito di guardare al futuro, illustrando gli obiettivi dell'associazione empolese. Un contributo importante anche da Odette Mbuyi, rappresentante della Repubblica Democratica del Congo Last20, presente alla cerimonia: ha sottolineato l'importanza di fare luce su quanto accade nel suo Paese e farlo conoscere alle nuove generazioni, perché il coltan riguarda tutti noi. Un susseguirsi di interventi di grande interesse, culminato con la consegna del riconoscimento da parte della sindaca Barnini, che ha ringraziato l'associazione per il suo impegno. “Il Sant'Andrea d'Oro è sempre stato un momento importante per la nostra città - ha sottolineato la sindaca nel corso della cerimonia -. Un giorno speciale che celebra la nostra comunità con le sue bellissime diversità e punti di forza. Quest'anno ho scelto di assegnare la nostra onorificenza a una giovane associazione che porta avanti da anni un'esperienza bellissima di cui tutti noi dobbiamo essere orgogliosi perché hanno portato in giro non soltanto loro stessi ma il nome della nostra città. Un'esperienza che si fonda sul principio che per occuparci meglio dei nostri problemi dobbiamo occuparci dei problemi degli altri. E non è una cosa facile soprattutto quando si sceglie di farla da giovani, si riscatta il sano principio di essere portatori di cambiamenti positivi. Quindi questa onorificenza vuole mandare un messaggio alla nostra comunità: da un lato premiare chi si è fatto prendere da una passione e l'ha trasformata in azione e dall'altro premiare giovani che rappresentano il meglio che si può dare all'interno di una comunità. L'auspicio è che questa esperienza sia un segno per il futuro, per sostenere anche altri gruppi di giovani e farli emergere”. La storia del riconoscimento Negli anni scorsi, la sindaca Barnini ha premiato nel 2014 don Renzo Fanfani, compianto prete 'operaio', nel 2015 l'imprenditore fondatore del Gruppo Sesa Paolo Castellacci, e nel 2016 il sistema di Protezione civile dell'Empolese Valdelsa. Nel 2017 sono state premiate le associazioni che si occupano di riuso, riciclo e dell'economia circolare Auser Filo d'argento di Empoli - Attività sartoriale, Caritas parrocchiali, Golem Gruppo Operativo Linux Empoli, Gruppo Cicloecologista Empoliciclabile - Circolo Legambiente Empolese Valdelsa per la Ciclofficina, Lilliput - Nonlobuttovia, Re.So. Recupero Solidale, e nel 2018 quelle che dedicano la loro attività alla tutela degli animali (Arca Canile, Aristogatti e Ce.T.R.A.S - Centro Toscano Recupero Avifauna Selvatica). Nel 2019, la medaglia d'oro col Sant'Andrea è stata assegnata all'ex assessore Sauro Cappelli, per l'impegno profuso nel mantenimento della memoria storica della deportazione nazifascista, nel 2020 agli operatori tutti dell'ospedale 'San Giuseppe' di Empoli e dell'Asl locale per la lotta contro la pandemia che nello scorso anno era apparsa per la prima volta in tutto il pianeta. Infine, nella passata edizione, a La Vela Margherita Hack di Avane, la sindaca ha conferito il riconoscimento all'associazione Plastic Free, ovvero a "a tutti i volontari, donne e uomini, che hanno deciso di aderire alla battaglia contro l'abbandono dei rifiuti promuovendo e partecipando alle raccolte di rifiuti abbandonati sul territorio empolese''.