Empoli, 13 agosto 2014 - MODERNITA’ e un quadro economico in calo. Così i posti da stagionali alle Cantine Leonardo di Vinci sono ridotti ai minimi termini. «Una scelta non nuova – spiega il presidente Renato Masoni – r ientra nella razionalizzazione dei costi: con l’avvento della tecnologia, hanno preso campo l e macchine vendemmiatrici e cerchiamo di impiegare quanto più possibile il personale interno » . Sono una cinquantina gl i addetti fissi dell’azienda vinciana che si occupano nella maggior parte di imbottigliamento e cantina.
Per quanto riguarda la produzione, il personale conta cinque dipendenti fiss i e « stando al momento attuale – spiega Masoni – altrettanti dovrebbero essere gli stagionali , ma è presto p er previsioni certe » . La richiesta più o meno elevata di avventizi è strettamente connessa all’incognita commerciale, ossia la richiesta di prodotto , destinata a sciogliersi a settembre : « Maggiore è la mole di ordini da evadere – continua il presidente – maggiore la manodopera necessaria per l’ imbottigliamento » . La speranza è che la domanda di eccellenze vitivinicole, come quelle della Cantine Leonardo, torni a crescere così da offrire opportunità di lavoro a studenti e disoccupati. Anche se solo per poche settimane, a breve si apriranno delle possibilità con la vendemmia, successivamente col lavoro in cantina sino eventualmente alla raccolta delle olive.
Ma rispetto al recente passato, quando le vigne erano invase da giovani, la situazione è diversa anche perché la tecnologia è più avanzata: «Abbiamo un’ottima vendemmiatrice – è stato spiegato da Fattorie Parri, importante realtà di Montespertoli – motivo per cui non prendiamo più di sette o otto stagionali per la vendemmia. E di solito sono sempre gli stessi, ogni anno». Ritano Baragli, presidente della Cantina sociale Colli Fiorentini di Montespertoli, in Val Virginio, afferma: «Di solito, per le lavorazioni in cantina assumiamo tra le 20 e le 25 persone. Da qualche anno sempre le stesse. Previsioni per la vendemmia? Ci vorrebbe tutto agosto con caldo nella norma, senza tanta pioggia». «Difficile avere un quadro preciso, ora, di quelle che saranno le opportunità per la vendemmia entro poche settimane – ha detto il responsabile per l’agricoltura all’Unione dei Comuni, Mauro Marconcini – anche perché c’è questo strumento innovativo dei voucher dell’Inps, e quindi si vedrà alla fine quanti di questi voucher saranno stati utilizzati». Appunto, i voucher. Il cui utilizzo è disciplinato dalla riforma Fornero del 28 giugno 2012 , poi precisato da un successivo decreto ministeriale. Il valore nominale del voucher è fissato a 10 euro ma non è più vincolato alla prestazione bensì alle ore lavorative. Il limite di compensi percepibili dal lavoratore tramite voucher è fissato a 5000 euro annui, con la somma di tutti gli eventuali committenti.