
Calcio giovanile (foto d'archivio)
Montelupo Fiorentino (Firenze), 18 gennaio 2016 - Pessimo finale di partita ieri mattina allo stadio Castellani di Montelupo Fiorentino. Per il campionato allievi élite si giocava Montelupo-Cascina, una sorta di spareggio per evitare la retrocessione. Un attaccante della squadra di casa, qualche minuto dopo il triplice fischio dell’arbitro è stato aggredito da due avversari del Cascina nel parcheggio dell’impianto sportivo.
Uno dei due calciatori del Cascina, stando alla versione dei fatti resa dal direttore generale amaranto, Marco Camarlinghi, ha colpito il ragazzino del Montelupo – un 15enne di Viareggio – con una violenta testata al volto. L’adolescente aggredito, il viso trasformato in una maschera di sangue, è stato subito soccorso dai genitori e dallo staff del Montelupo, ed è stato accompagnato negli spogliatoi con una borsa del ghiaccio sul naso. Nel frattempo, mentre qualcuno chiamava i carabinieri, il furgone del Cascina con la squadra a bordo si è allontanato dallo stadio. A quel punto, i dirigenti locali hanno di nuovo telefonato ai carabinieri per evitare alla pattuglia un intervento ormai inutile, ma più tardi Camarlinghi si è recato alla stazione montelupina dell’Arma per raccontare l’episodio.
In mattinata, il giovane ferito è stato accompagnato dai genitori all’ospedale di Viareggio, dove la famiglia risiede: il ragazzino è tutt’ora ricoverato per la frattura del setto nasale. Stamani, invece, i genitori del ragazzo e i dirigenti amaranto torneranno in caserma a Montelupo per sporgere formale denuncia.
"Non vogliamo drammatizzare quanto accaduto – riflette Camarlinghi – ma queste cose sui campi di gioco non devono accadere più. Tantomeno tra ragazzi di 15-16 anni. Oltre al dispiacere per il nostro atleta, devo sottolineare che l’episodio poteva innescare qualcosa di più grave, magari una rissa tra genitori». Soffermandosi nello specifico sull’aggressione, il dirigente dice di non comprenderne i motivi: «Il nostro ragazzo è entrato nella ripresa. Gioca in attacco, è arrivato da pochi giorni in prestito dal Livorno. Ieri ha segnato il 3-2 finale con cui abbiamo vinto la partita, ma dopo il gol ha esultatato in maniera tranquilla, senza offendere nè prendere in giro nessuno. Anzi, si è limitato a correre verso la rete di recinzione per festeggiare con il babbo...".
"Un episodio brutto – commenta il presidente del Cascina, Pietro Patrone – Per evitare il peggio abbiamo fatto salire il nostro calciatore sul furgone e ci siamo allontanati appena possibile. Il nostro tesserato ha avuto un comportamento imperdonabile, è stato messo fuori rosa. Devo dire però che il ragazzo del Montelupo lo aspettava sul cancello dello stadio, tra i due c’era stato un diverbio durante la partita". Oggi il Cascina invierà una e-mail di scuse al Montelupo.