Empoli, 4 agosto 2022 - Il caldo è opprimente, non concede tregue. Ma bollente è pure il telefono di dottori e medici di famiglia, subissati di chiamate da parte di pazienti che chiedono consigli o rimedi contro Lucifero. "L’altra mattina, tra le 8 e le 10, ho risposto a 30 persone. Almeno la metà denunciava malesseri dovuti al caldo", racconta Iacopo Periti, medico di famiglia empolese. I consigli sono sempre i soliti, possono apparire banali ma è utile ribadirli. "Dire che il condizionatore fa male è sbagliato – prosegue il dottore –, è opportuno però usarlo nella maniera corretta: 27 gradi è la temperatura giusta. Tenerlo troppo basso significa rischiare lo choc termico". Un monito per gli anziani ma anche per i più giovani. "Questo caldo anomalo che va avanti ormai da svariati mesi ha preso molti in contropiede, le telefonate sono aumentate di parecchio rispetto agli anni passati – spiega il medico –. Ho ricevuto diverse chiamate anche da parte di ventenni che lamentavano pressione bassa".
Bere molto è fondamentale. "Con il caldo soprattutto gli anziani perdono il senso della sete. Il mio consiglio – prosegue ancora Periti – è di avere una bottiglia sempre a portata di mano e bere almeno due litri d’acqua al giorno". Spesso i malesseri sono dovuti a comportamenti non opportuni: "Dalle 11 alle 16 meno si esce di casa e meglio è. Anche quest’anno è capitato che un paziente abbia preso un’insolazione perché si è messo a fare l’orto all’ora di pranzo". Occhio anche all’alimentazione: "Si deve mangiare leggeri soprattutto a pranzo – continua Periti –. Consiglio frutta e verdura ma anche succhi di frutta evitando le bibite gassate. Se non ci sono controindicazioni, è bene mangiare un pochino più salato rispetto al solito". Ci sono poi degli accorgimenti strategici per evitare il repentino sbalzo di temperature. "Dobbiamo stare attenti agli choc termici, per questo si deve evitare di fare il bagno subito dopo aver mangiato. In auto è bene tenere l’aria condizionata non troppo bassa e chi lavora in ufficio dovrebbe spegnere il condizionatore una mezz’oretta prima dell’orario di chiusura".
I primi sintomi dopo l’esposizione prolungata al caldo possono spaventare, ma il suggerimento è di mantenere la calma. "Come prima cosa dico di mettersi tranquilli, sdraiarsi e non stressare lo stomaco che in quel momento rifiuta cibo e liquidi. Se i sintomi persistono dopo 10 minuti allora chiamare il 112 o il proprio dottore". Oltre al gran caldo, a impegnare i medici di famiglia, c’è anche la quarta dose. Anche se una vera corsa al vaccino, stavolta, non c’è stata.
«La campagna sta andando avanti ma la partecipazione è minore, non essendo più in vigore il Green pass – sottolinea Periti –. A settembre-ottobre penso che si andrà verso la quarta dose di massa, poi da novembre a dicembre si inizierà a parlare di quinta dose per anziani e fragili. Tutto dipenderà dal nuovo vaccino che dicono possa garantire maggiore copertura sulle varianti. Vedremo". La previsione è che quando finirà l’estate – e pure il caldo – il virus possa tornare ancora più aggressivo: "Da settembre in poi non si potrà più temporeggiare con il vaccino – conclude Periti –. Temo che torneremo in difficoltà, staremo di nuovo in ambienti chiusi, le temperature invernali aprono la strada al virus agendo sulle vie respiratorie. Al momento la variante non dà mediamente forme gravissime, però bisogna tenere alta la guardia. È giusto riprendersi la vita normale ma con tutte le precauzione possibili. E indossare la mascherina è un gesto di civiltà".