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di Tommaso Carmignani
Hanno dato la scossa alla partita, entrando in un momento in cui per il 99 per cento delle persone presenti allo stadio il risultato era scritto. Per tutti tranne che per Zanetti e i suoi, convinti di poterla rimettere in piedi a dispetto del dominio che la Lazio aveva esercitato fino ad allora. Nicolò Cambiaghi e Nedim Bajrami sono state le mosse a sorpresa, i conigli pescati dal cilindro dell’allenatore che hanno permesso agli azzurri di pareggiare una partita persa. I due hanno avviato l’azione del 2-1, quella che poi Caputo ha magistralmente concluso. L’albanese con una giocata in verticale, l’altro con quell’accelerata e quell’assist che hanno poi consentito all’attaccante di presentarsi a tu per tu con Provedel e superarlo col sinistro.
Cambiaghi, inoltre, ha saputo procurarsi quella punizione nel finale da cui è nato l’angolo del gol, mentre Bajrami, con un’altra giocata delle sue, ha propiziato la respinta errata di Felipe Anderson da cui è nato il gol di Marin. In altre parole, il contributo che i due hanno saputo dare alla squadra è stato decisivo e sostanziale, tanto da mettere Zanetti in crisi in vista della sfida di lunedì prossimo contro la Sampdoria. Prendiamo Bajrami: il fantasista è sempre partito dalla panchina nelle due gare ufficiali di questo 2023, ma se è vero che Baldanzi a Udine è stato autore del gol del momentaneo vantaggio, le due prestazioni offerte dal ragazzo di Castelfiorentino non sono state esaltanti. A Roma in particolare ha faticato a mettersi in mostra, soffrendo soprattutto la fisicità degli avversari.
Il tecnico potrebbe pensare quindi ad un avvicendamento per la sfida contro la Sampdoria, anche se quella coi blucerchiati sarà una gara profondamente diversa rispetto a quella giocata contro i biancocelesti. Pensare a Bajrami dal primo minuto non è insomma vietato, specialmente perché l’albanese, in questa stagione, non ha ancora del tutto dimostrato quello che è il suo valore, complice anche un avvio difficile a causa dei postumi del mercato. Cambiaghi, invece, si sta mettendo in mostra già da diverse partite, confermando la sua capacità di spostare gli equilibri quando le squadre si allungano e la fatica comincia ad affiorare. Ma forse è proprio per questo che Zanetti potrebbe anche farlo partire di nuovo dalla panchina. L’ex Atalanta è uno di quei giocatori che possono risultare decisivi se inseriti a gara in corso, motivo per cui non è escluso che dall’inizio tocchi ancora a Satriano. Di sicuro c’è che l’intesa con Caputo funziona anche per lui, visto il modo in cui hanno saputo combinare in occasione del 2-1. In attesa del rientro di Destro, il reparto offensivo azzurro vive comunque un buon momento. Caputo, Satriano, i trequartisti e ora Cambiaghi. Se l’obiettivo era migliorare e avere abbondanza, questo inizio di 2023 sembra aver portato entrambe le cose.