TOMMASO CARMIGNANI
Sport

Compattezza e guardia alzata Così l’Empoli può tornare a sorridere

Dall’analisi della terza sconfitta consecutiva emergono i punti chiave per ridare la giusta serenità agli azzurri

Compattezza e guardia alzata Così l’Empoli può tornare a sorridere

di Tommaso Carmignani

La fotografia del momento negativo sta nei numeri. La squadra di Zanetti, contro l’Udinese, ha incassato la terza sconfitta consecutiva, la quarta in sette partite dall’inizio del girone di ritorno. Nulla di particolarmente strano per una formazione dichiaratamente in lotta per non retrocedere, ma il fatto che non fosse mai successo nella prima parte di stagione porta a interrogarsi su un periodo che no, non è particolarmente felice.

L’Empoli, finora, ha costruito il suo cammino su due certezze granitiche: la prima è la difesa, capace di incassare mediamente meno rispetto a molte delle sue dirette concorrenti, la seconda sono gli scontri diretti. Fatta eccezione per la trasferta di La Spezia alla prima giornata, gli azzurri fino al Monza non avevano praticamente mai perso contro una squadra che occupava una posizione da metà classifica in giù. E sono proprio queste due prerogative quelle che Bandinelli e soci sembrano aver smarrito nell’ultimo periodo: nelle ultime sette partite, la squadra ha viaggiato alla media di quasi due gol subìti a partita (ne ha presi 12 in totale). Giusto per dare un termine di paragone, nelle sette precedenti (le ultime prima della fine del girone di andata) le reti al passivo erano state meno della metà, cioè cinque. Cosa è successo nel frattempo? Difficile dare una risposta a questa domanda. Da un lato gli avversari potrebbero aver capito come disinnescare la retroguardia azzurra, dall’altro potrebbe esserci un difetto di attenzione. Possibile che la squadra, dopo la vittoria contro l’Inter, si sia sentita tranquilla e ‘al sicuro’? Questa è una domanda alla quale soltanto Zanetti e il suo staff possono dare una risposta, ma anche in questo caso la fotografia del momento è data dai gol presi su calcio d’angolo. Quella che poteva sembrare una casualità ora è diventata una specie di maledizione, se anche il miglior saltatore della squadra – Luperto – non riesce a correggere quello che sembra diventato un difetto cronico. Semplicemente non gira, ma sono momenti e per uscirne tocca aggrapparsi ai lati positivi che comunque ci sono.

Il primo è la classifica: l’Empoli, nonostante tutto, ha una media perfetta per una squadra che deve salvarsi e, soprattutto, un vantaggio cospicuo sulla zona rossa. Con un calendario che propone ancora molti scontri diretti, gli azzurri non sono solo padroni del proprio destino, ma restano comunque a un passo dall’obiettivo. Il secondo sono i rientri: quelli di Vicario e Cambiaghi, ma volendo anche di Destro e Tonelli (in panchina anche con l’Udinese). Avere una rosa al completo può consentire a Zanetti un margine di scelta più ampio, ma anche soluzioni che nelle ultime due partite non ha avuto. Il terzo sono le prestazioni, condizionate sì da qualche sbavatura ma non così negative da parlare di tracollo. Del resto era logico pensare che in una stagione fin qui perfetta potesse capitare anche un momento in cui le cose non girano come dovrebbero. Solidità, compattezza, difesa attenta e ordinata: l’Empoli è il solito Empoli, ma l’imperativo, ora, è ritrovare queste prerogative.