REDAZIONE EMPOLI

Corsa salvezza, è l’Empoli a fare la lepre. A distanza di un anno è cambiato tutto

Dodici mesi fa, di questi tempi, era già esonerato un tecnico e la squadra era al penultimo posto. Solo Verona e Como si sono mantenute in scia

L’attacante norvegese Ola Solbakken. , classe 1998, ufficializzato lo scorso 14 agosto, è a Empoli in prestito con diritto di riscatto

L’attacante norvegese Ola Solbakken. , classe 1998, ufficializzato lo scorso 14 agosto, è a Empoli in prestito con diritto di riscatto

di Simone Cioni

EMPOLI

Ad un anno di distanza il mondo azzurro si è completamente ribaltato. Lo scorso anno di questi tempi, infatti, non solo l’Empoli aveva già esonerato un tecnico (Zanetti alla quarta giornata) ma stazionava pure al penultimo posto con 3 punti insieme alla Salernitana ed una sola lunghezza di vantaggio sul fanalino di coda Cagliari. Poco più di dodici mesi dopo, invece, grazie alla miglior partenza della sua storia in A la squadra di D’Aversa al momento guarda dall’alto tutte quelle che sulla carta sono le dirette rivali nella lotta per non retrocedere. Ecco perché anche la prima sconfitta stagionale maturata proprio prima della sosta all’Olimpico contro la Lazio non ha tolto il sorriso all’ambiente azzurro. È chiaro che tutto ciò che analizziamo in questo momento può ancora essere smentito dal proseguo della stagione, del resto ci siamo lasciati alle spalle meno di un quinto di campionato, ma è altresì vero che è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare. L’Empoli fin qui ha mostrato solidità, compattezza, carattere, idee chiare e coraggio e difficilmente si può obiettare al fatto che dall’alto dei loro 10 punti capitan Grassi e compagni siano stati quelli ad aver convinto maggiormente tra le pretendenti alla salvezza.

Solo Verona e Como si sono mantenute in scia. Gli scaligeri dell’ex tecnico azzurro Zanetti hanno conquistato 9 punti, battendo una big come il Napoli e facendo loro lo scontro diretto dello scorso weekend contro il Venezia. Perdendo però proprio quello in casa dei lariani, che dopo l’unico punto racimolato nelle prime 3 giornate a Cagliari ne hanno messi in saccoccia 7 nelle successive 4 battendo tra l’altro a domicilio l’Atalanta. Parma e Cagliari con 6 punti sono in linea con il tipo di campionato che ci si aspettava potessero disputare con i sardi che proprio contro i ducali hanno vinto fin qui l’unico scontro diretto (ko proprio con l’Empoli e il Lecce e pari come detto con il Como). A deludere un po’ rispetto alla partenza sprint dell’anno passato proprio con D’Aversa in panchina (11 punti) è stato invece il Lecce, che quest’anno ha messo in cascina solo 5 punti per ora.

I salentini però non hanno perso nessuno dei due scontri diretti disputati, battendo il Cagliari e pareggiando col Parma. Ancor più in difficoltà il Venezia, capace di racimolare solo 4 punti, ma che nelle ultime giornate ha comunque destato una buona impressione. A parte le eccezioni Fiorentina e Bologna, attualmente nella parte sinistra della classifica, ma destinate ben presto a scalare posizioni, sono altre due le formazioni che alla vigilia non erano state inserite tra le pericolanti a rischiare seriamente di rimanere impantanate nelle paludi della bassa classifica, Genoa e Monza.

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