L’Empoli è ripartito da dove si era fermato prima della sosta per le Nazionali. Terzo risultato utile di fila, un altro punto per smuovere la classifica, la certezza Pellegri ed un’altra ripresa di sofferenza dove comunque è riuscito a reggere la pressione di un Udinese straripante dal punto di vista fisico, senza concedere poi molto al di là del gol del pari. Ancora una volta l’Empoli riesce a passare in vantaggio e poi, complice anche il momento non brillantissimo dal punto di vista della condizione per diversi interpreti, fa la partita che deve fare, resistendo con sacrifico e determinazione agli attacchi dei friulani. Ancora una volta, semmai, è mancata un po’ di forza e precisione nelle ripartenze: nella ripresa l’Empoli si è reso pericoloso solo in avvio con una discesa di Cacace. Recuperati Goglichidze, Esposito ed Anjorin mister D’Aversa non stravolge l’undici di partenza di Lecce tanto per modulo quanto per uomini, confermando il giovane georgiano nella difesa a tre con Ismajli e Viti (nella seduta di rifinitura si è fermato anche De Sciglio), inserendo Cacace per l’infortunato Haas sulla trequarti, con l’arretramento di Maleh in mediana.
Partenza sprint degli azzurri che nei primissimi minuti aggrediscono l’Udinese fin nella propria area di rigore. Dopo questa prima sfuriata il match torna comprensibilmente su ritmi più blandi, ma senza perdere di intensità e agonismo. Dopo un tiro-cross di Colombo al 14’ che sbatte sulla parte alta della traversa l’Empoli sfrutta al massimo una accelerata tra il 23’ e il 24’, quando prima Cacace calcia debolmente in porta da posizione leggermente defilata quando forse avrebbe potuto servire al centro il puntuale inserimento di Gyasi, e poi passa con il terzo gol di fila di Pellegri, abile a girarsi al limite dell’area su un troppo timido Bijol e a infilare l’angolino basso alla destra di Okoye.
Una volta sbloccato il risultato l’Empoli lascia l’iniziativa all’Udinese, che appare però lenta e prevedibile. Infatti, gli unici pericoli arrivano da Karlstrom con i suoi inserimenti e Thauvin, abile a svariare su tutto il fronte offensivo. È proprio il capitano bianconero ad avere le due migliori chance del primo tempo con un sinistro ben controllato da Vasquez al 34’ e una girata di destro in area che termina però alta al 43’. Nella ripresa, invece, Runjaic cambia modulo passando ad un 4-3-1-2 con Lucca ad affiancare Davis e Thauvin alle spalle, mentre Zemura agisce da terzino sinistro con Ehizibue arretrato di qualche metro a destra.
L’Udinese colleziona tre angoli consecutivi e su uno di questi va vicinissima al pari con Karlstrom, che da due passi non riesce a spingere in rete una sponda di Tourè. L’Empoli è costretto ad abbassarsi e fa fatica a ripartite, ma nonostante il pressing i friulani non hanno chissà quali occasioni. Sull’ennesima palla inattiva, però, al 75’ Solbakken si perde Davis che passa davanti a Esposito e insacca di testa all’altezza del primo palo. Al di là di tutto un altro prezioso mattoncino verso la salvezza per l’Empoli.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su