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La squadra di D’Aversa dovrà cercare di limitare i punti di forza bianconeri provando allo stesso tempo a mettere in campo i propri
di Simone CioniEMPOLINel posticipo dell’ultima giornata di Serie A l’Udinese è riuscita ad uscire indenne dal Diego Armando Maradona di Napoli con merito, pareggiando 1-1 al termine di una prestazione solida in difesa e coraggiosa in ripartenza sfruttando soprattutto il baricentro alto del primo tempo, che le ha permesso di recuperare diversi palloni interessanti nelle metà campo avversaria (più di contenimento invece la ripresa in cui ha dimostrato alcuni limiti di qualità in fase di ripartenza). Insomma quello che attende l’Empoli domenica prossima alle 15 a Udine sarà un altro avversario estremamente complicato, in cui con una rosa ancora ridotta all’osso (mano pesante anche del Giudice Sportivo che ha squalificato per due turni Marianucci dopo la ‘lieve’ reazione contro il Milan nei confronti di Gimenez) la squadra di D’Aversa dovrà cercare di limitare i punti di forza bianconeri provando allo stesso tempo a mettere in campo i propri. Soprattutto dal punto di vista fisico ci sarà un confronto impari con la retroguardia della formazione di Runjaic, tutta ben strutturata in cui nessun giocatore è alto meno dei 185 centimetri di Giannetti, ma con ben quattro giocatori compreso il portiere oltre il metro e novanta. D’altro canto proprio la fisicità, in quel caso di Devis, fu fondamentale per il pareggio dell’Udinese nell’andata al Carlo Castellani-Computer Gross Arena. Così come saranno da arginare sotto questo aspetto le caratteristiche di Lucca, centravanti di 2,01 metri che sta disputando senza dubbio la sua miglior stagione. Una partita, quindi, in cui sarà fondamentale la capacità di Esposito, Colombo e Kouame (naturalmente non partiranno tutti e tre dall’inizio) di non dare punto di riferimento per poi attaccare la profondità sfruttando velocità e tecnica. Allo stesso tempo potrebbero risultare importanti gli inserimenti dei centrocampisti e i tagli degli esterni (Grassi, Henderson e Maleh si giocano di fatto le due maglie in mediana) per prendere alla sprovvista la retroguardia dell’Udinese.
Un altro dato curioso sulla squadra di Runjaic è quello che evidenzia la capacità di Thauvin e compagni di segnare al rientro dagli spogliatoi dopo l’intervallo. Con 8 reti realizzate nel primo quarto d’ora della ripresa, infatti, l’Udinese è la quarta squadra insieme alla Roma a siglare più reti in questo arco temporale. Allo stesso tempo, però, insieme all’Atalanta i friulani sono anche la compagine che nei medesimi minuti di gioco ha subito più gol, ben dieci. Se invece si prendono in considerazione i modi in cui l’Udinese ha segnato, si vede che con 8 reti arrivate con colpi di testa quello bianconera è il terzo club, a pari merito con la Lazio, a segnare di più con questo fondamentale.
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