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Empoli, infermeria piena. Anjorin ancora in forse. D’Aversa: "Match ostico. L’ambiente spinge molto»

La partita di stasera a Lecce è importantissima per la classifica e il morale

Anjorin ancora in forse. D’Aversa: "Match ostico. L’ambiente spinge molto"

Roberto D’Aversa torna a Lecce per la prima volta, dopo l’esonero dell’anno scorso (. Gasperini/FotocronacheGermogli

di Simone Cioni

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Secondo scontro diretto consecutivo per l’Empoli, che dopo il successo casalingo di lunedì scorso contro il Como, stasera sarà di scena a Lecce. Non arrivano buone notizie dall’infermeria per Roberto D’Aversa. Oltre al fatto che nessuno degli infortunati recupererà (restano indisponibili Perisan, Ebuehi, Sazonov, Zurkowski, Grassi, Esposito e Fazzini) è in forse anche la presenza di Anjorin. Il centrocampista inglese ha infatti accusato dei problemi muscolari e le sue condizioni saranno valutate fino all’ultimo minuto utile. Quasi obbligata quindi la formazione con il ritorno di Goglichidze, dopo un turno di squalifica, sulla linea difensiva e quasi certamente quello di Colombo davanti dal primo minuto. Resta da capire se al fianco di Solbakken o di Pellegri. "Facendo un discorso generico, in quei minuti che hanno giocato insieme contro il Como, Colombo e Pellegri lo hanno fatto bene – ammette D’Aversa, tecnico azzurro –, ma per quanto riguarda domani (oggi per chi legge, ndr) ci prendiamo tutto il tempo a nostra disposizione per valutare bene il recupero di quei giocatori che non giocavano da tanto tempo, visto l’impegno a così pochi giorni di distanza da quello contro il Como".

L’Empoli si troverà di fronte una squadra sempre ostica da affrontare sul proprio campo, dove infatti ha conquistato 7 degli 8 punti raccolti finora. "Il Lecce in casa ha vinto gli scontri diretti con il Cagliari e il Verona e fino al 93’ vinceva anche quello con il Parma dove poi ha preso due gol in pieno recupero, è un ambiente che spinge molto – conferma D’Aversa –. È una partita importante e dovremo essere bravi a far scemare la spinta dell’entusiasmo del pubblico, ma per farlo dovremo dare il nostro massimo fisicamente e mentalmente". Per D’Aversa sarà anche il ritorno al Via del Mare dopo l’ormai ‘famigerato’ fattaccio nel post Lecce-Verona della passata stagione (la testata del tecnico all’attaccante scaligero Henry). "Dopo quello che è successo sono rimasto a vivere a Lecce, vuoi perché i bambini andavano a scuola lì, vuoi perché avevamo tanti amici. Mio figlio giocava nella Scuola Calcio di Miccoli, che lo ha preso sotto la sua ala. Mi farà piacere rivedere tante persone, anche all’interno del club – spiega –. Del resto non posso dimenticare le emozioni che ho vissuto in quello stadio, come quando ribaltammo le partite contro Lazio e Milan. Detto questo, ora sono l’allenatore dell’Empoli ed è giusto che andiamo a Lecce ragionando sul fatto che per noi si tratta di una sfida importante".

L’allenatore azzurro conclude commentando il fatto che il Lecce ha potuto godere di due giorni in più di riposo, e analizzando i salentini. "Non siamo stati fortunati ma dobbiamo pensare a quello su cui possiamo incidere, certamente avere due giorni in meno ti impone di preparare la partita diversamente – conclude –. Il Lecce ha cambiato sistema di gioco e atteggiamento, è compatto e più equilibrato dopo il 6-0 subito dalla Fiorentina. Dovremo essere bravi in tutte e due le fasi, lucidi, tecnicamente puliti e bravi a vincere i duelli".

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