Empoli, 3 settembre 2023 – I tifosi dell’Empoli che speravano di rivivere una serata come quella dello scorso 22 maggio saranno probabilmente tornati a casa delusi. Ma non è andata meglio neanche a quelli che, un po’ più realisticamente, si sarebbero accontentati di un pareggio. Quella di Zanetti è un’altra squadra, più lenta e impacciata, fragile e poco pericolosa. Troppo poco per sperare di fermare una Juventus che invece, contrariamente a quella vista nello scorso campionato, vince con merito e cinismo, buttandola sul fisico e sulla qualità. Una boccata di ossigeno per i tanti tifosi venuti ad Empoli nella speranza di gioire.
Alla squadra di Zanetti resta la consapevolezza di un mercato che negli ultimi giorni ha letteralmente rivoluzionato il gruppo, e che quindi avrà bisogno di tempo per ingranare. Il ritorno al centrocampo a tre, la necessità di dare ai talenti il tempo di migliorare fisicamente, ma anche un pizzico di solidità ed autostima che mancano. Qualcuno potrebbe metterla sull’avversario, dire che la Juve gioca un altro campionato e che non sono queste le partite in cui l’Empoli deve fare punti. Vero, ma ora siamo alla terza giornata e gli zero che preoccupano sono due. Il primo è quello alla casella dei punti, il secondo sono i gol fatti. Troppo poco per una squadra che non ha come obiettivo la Champions, ma che rispetto alla fine dello scorso campionato sembra davvero la sua brutta copia.
Il tecnico, rispetto alla gara contro il Monza, cambia praticamente tutta la difesa, rispolvera il centrocampo a tre e si affida subito al suo fedelissimo Maleh, con Marin regista e Fazzini a completare il reparto. Davanti, invece, ci sono Baldanzi e Cambiaghi a sostegno del solo Caputo. La squadra sembra messa meglio in campo rispetto a Monza, ma davanti alla Juventus soffre inevitabilmente la differenza di fisicità. La partita, insomma, finisce male, nonostante un rigore parato da Berisha e la consapevolezza che i bianconeri non siano ancora quella corazzata che fino a qualche stagione fa demoliva i campionati.
In tribuna, invece, fila tutto liscio. Azzurri e bianconeri mescolati sugli spalti: qualcuno si lamenta, altri fanno finta di nulla, in generale sono scene che al Castellani Computer Gross Arena si vedono da anni. Lo stadio e la città sono abituati a questo genere di appuntamenti, anche se stavolta il sentimento è un mix di delusione e preoccupazione. I tifosi dell’Empoli, abituati nelle ultime due stagioni a salvezze tranquille, sanno che stavolta sarà assai più complicato. Anche perché all’orizzonte c’è già la Roma che fa capolino.
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