SIMONE CIONI
Sport

Empoli, per la salvezza ci vuole un’impresa. Per mantenere la categoria servono 12 punti

Nove partite al termine: l’obiettivo azzurro è di fare risultato in almeno quattro di queste. Il calendario sorride agli uomini di D’Aversa

Roberto D’Aversa: per salvare l’Empoli mancano ’solo’ 9 partite. Servirà un’inversione di marcia

Roberto D’Aversa: per salvare l’Empoli mancano ’solo’ 9 partite. Servirà un’inversione di marcia

di Simone CioniEMPOLIL’arrivo dell’ultima sosta prima del rush finale di campionato permette di fotografare la situazione della volata salvezza a cui è iscritto anche l’Empoli. Como e Verona partono da 29 punti, seguiti dal Cagliari a quota 26 e subito a ruota da Lecce e Parma con 25. Poi arrivano gli azzurri con 22 e il Venezia risalito fino a 20. Si può quindi ipotizzare una quota salvezza intorno ai 34/35 punti, ma ne potrebbero bastare anche meno. Alla ripresa mancheranno 9 giornate alla fine, ossia 27 punti a disposizione. Calcolatrice alla mano, quindi, in questi ultimi 810 minuti di Serie A l’Empoli deve trovare almeno 12/13 punti. Servono 4 vittorie, come tutte quelle ottenute finora, o 3 successi e almeno 3/4 pareggi. In pratica capitan Grassi e compagni dovranno fare risultato in metà delle prossime partite. Un impresa che, alla luce di quanto fatto negli ultimi tre mesi, appare davvero titanica.

A partire dalla trasferta di Como di sabato 29 marzo, infatti, la squadra di D’Aversa dovrebbe cambiare decisamente passo dopo i soli tre punti conquistati nelle ultime 14 giornate (0,21 di media). Più nelle corde, sebbene ugualmente difficile, se pensiamo invece all’Empoli della prima parte di stagione, in cui con 19 punti in 15 gare alla media di 1,26 punti a partita ha tenuto un ritmo più vicino a quello che sarà necessario avere da qui alla fine per festeggiare l’ennesimo ‘miracolo’: tra 1,33 e 1,44 punti a gara. Quello che ha contraddistinto finora il cammino degli azzurri, rispetto alle concorrenti per il suo stesso obiettivo, è stata l’enorme discrepanza tra i risultati dei primi tre mesi e quelli dei tre successivi. Un trend causato anche da una buona dose di episodi negativi, anche se poi, se tutte le partite hanno più o meno il solito andamento, è logico che la sfortuna non può più essere un attenuante, ma entrano in gioco i troppi errori commessi che in Serie A non ti puoi permettere. Solo il Parma ha infatti avuto un sensibile calo passando dal punto a partita ottenuto nelle prime 15 giornate alla media di 0,71 delle successive 14. Regolari invece Cagliari e Lecce (da 0,93 a 0,85 i sardi, da 0,86 a 0,85 i salentini), mentre tanto Como e Verona quanto lo stesso Venezia sono andate addirittura in crescendo (da 0,8 a 1,21 le prime due e da 0,6 a 0,78 i lagunari). Il calendario può essere un alleato degli azzurri con gli scontri diretti ancora tutti da giocare, tranne con il Lecce, quattro dei quali in quel Castellani-Computer Gross Arena che come mai successo finora dovrà però diventare un fortino inespugnabile. Molto, però, passerà dal recupero degli infortunati, al netto delle indisponibilità ormai fino al termine della stagione di Pellegri ed Haas e del rientro ad aprile di Sazonov.

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