
Luca Marianucci dopo la sconfitta di domenica (FotoCronache Germogli/Gasperini)
di Simone CioniEMPOLISabato prossimo a Torino contro i granata, poi l’ultima sosta per gli impegni della Nazionale e da sabato 29 marzo, trasferta a Como, si aprirà ufficialmente il rush finale verso la salvezza. Cinquantotto giorni, per la precisione, in cui l’Empoli dovrà cercare di fare quei punti necessari per tenersi alle spalle Venezia e Monza, e metterci almeno una tra Parma, Cagliari, Lecce e Verona. Ecco, proprio la classifica è la miglior notizia del week-end in casa azzurra visto che nonostante il ko con la Roma capitan Grassi e compagni sono comunque sempre a contatto con ducali e sardi(che hanno fatto un punto) salentini e scaligeri. Passo indietro, invece, per quanto riguarda la prestazione dopo quanto di buono la squadra aveva fatto vedere a Torino contro la Juventus in Coppa Italia e a Genova contro il Grifone la domenica precedente. Contro la Roma è successo infatti di nuovo ciò che era capitato con l’Atalanta, quando nei primi cinque minuti gli azzurri avevano già rischiato tre volte di andare sotto. Stavolta il gol è arrivato e addirittura dopo pochi secondi, mentre a differenza della sfida con gli orobici il risultato finale non è stato inclemente solo perché i giallorossi hanno sprecato l’inverosimile. Naturalmente ci sta prendere cinque gol dall’Atalanta, che giusto domenica ne ha fatti quattro anche alla Juventus, così come perdere contro la Roma, attualmente in uno stato di grazia. A maggior ragione considerando tutte le attenuanti del caso come le pesanti assenze e l’aver giocato quattro partite altamente dispendiose in due settimane. Tuttavia, come ha sottolineato lo stesso D’Aversa, una squadra che si deve salvare non può avere questo approccio alle gare. Del resto il tecnico azzurro lo ha sempre ripetuto: l’atteggiamento è l’aspetto che non deve mai mancare. E questo nelle ultime due partite casalinghe è venuto meno: da un lato, verrebbe da dire, meno male è successo contro due squadre che sulla carta avrebbero potuto vincere anche con un Empoli al 110 per cento, ma visto che il tempo a disposizione per uscire dalle ultime tre posizioni stringe, ogni possibile punto racimolato anche contro club di fascia medio-alta diventerà fondamentale.
Se da un lato l’Empoli avrà infatti tutti gli scontri diretti in casa le difficoltà palesate dalla squadra al Carlo Castellani – Computer Gross Arena inevitabilmente non possono lasciare sereni. Davanti al proprio pubblico infatti, gli azzurri hanno conquistato appena 8 punti segnando la miseria di 5 reti. Solo il fanalino di coda Monza ha fatto peggio con 7 punti. È vero, però, anche il contrario, ossia che gli azzurri hanno il miglior rendimento esterno tra le dirette rivali. E allora chissà che non arrivino proprio da Torino, Como, Napoli, Firenze o Monza i punti chiave per scrivere un’altra pagina dell’ultra centenaria storia azzurra.
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