SIMONE CIONI
Sport

Empoli, rivoluzione in difesa. Adesso è Viti il nuovo guardiano. Missione riscatto dopo anni difficili

Solidità nell’uno contro uno, tempismo negli anticipi e ottima lettura tattica: così ha fermato Dybala e Soulé. Sarà l’anno della rifondazione per la retroguardia azzurra. E l’ex Nizza vuole dimostrare tutte le sue qualità.

Adesso è Viti il nuovo guardiano. Missione riscatto dopo anni difficili

Mattia Viti, 22 anni, è tornato a Empoli in prestito dal Nizza

Dalle sue parole in sede di presentazione a inizio agosto trapelava tutta la sua voglia di riscatto dopo le ultime due stagioni non proprio proficue con Nizza e Sassuolo e poco più di 20 giorni più tardi Mattia Viti ha confermato sul campo i suoi buoni propositi. Arrivato per rimpiazzare un leader difensivo come Luperto, in questo avvio di stagione il 22enne centrale mancino non sta certo facendo rimpiangere l’ex capitano. Impiegato per tutti i 270 minuti giocati finora tra Coppa Italia e Serie A, Viti ha sfornato tre prestazioni di assoluto livello. Dopo il debutto da pernio centrale della difesa a tre contro il Catanzaro per la concomitante assenza di Ismajli e Walukiewicz, nelle due sfide di campionato contro Monza e Roma è tornato nella posizione a lui più congeniale di centro sinistra mettendo in mostra tutte le sue qualità. Specialmente nell’impresa azzurra di domenica scorsa all’Olimpico contro i giallorossi di De Rossi, al netto degli avversari che si è ritrovato davanti, è stato praticamente perfetto.

Solido nell’uno contro uno, dove non ha concesso niente a clienti scomodi come Dybala e Soulé, ha mostrato anche grande tempismo negli anticipi e ottima lettura tattica delle varie situazioni difensive. Sempre pulito anche al momento di uscire in palleggio dalla difesa, oltre a determinazione da vendere come tutti i suoi compagni ha inoltre denotato una spiccata personalità. Tra l’altro, nonostante siamo ancora agli albori della stagione, Viti sta dimostrando di star bene anche dal punto di vista della condizione atletica e questa è una prerogativa importante visti i problemi fisici che ne hanno condizionato le ultime annate. Una risposta decisamente importante, quindi, per chi ha impiegato davvero poco a ritrovarsi una volta rientrato nell’ambiente di casa.

Un ambiente che Viti conosce molto bene per esserci cresciuto e in cui può lavorare con estrema serenità, rivelandosi una preziosa pedina nello scacchiere di D’Aversa. Soprattutto alla luce degli ultimi movimenti di mercato che porteranno quasi certamente alla cessione di Walukiewicz al Torino. Senza il difensore polacco, infatti, spetterà proprio a lui insieme a capitan Ismajli comandare la linea difensiva e consentire un inserimento più rapido possibile ai nuovi innesti (a un passo gli arrivi di De Sciglio e Sazonov), oltre che una costante crescita di giovani come Goglichidze, Marianucci e Tosto.

Dopo il pareggio interno a reti bianche contro il Monza al Carlo Castellani-Computer Gross Arena nell’esordio in campionato, sul proprio profilo social ha commentato "Primo punto per raggiungere il nostro obbiettivo", subito pronto quindi a tracciare la strada da seguire verso quell’obiettivo a lungo termine che sottolineava anche Salvatore Sullo, vice di Roberto D’Aversa, sabato scorso nel post partita di Roma. Ossia una salvezza da costruire passo dopo passo, mattoncino dopo mattoncino, con la forza e il coraggio di proporre le proprie idee contro chiunque e dovunque. I primi due piccoli tasselli sono stati messi, ma la strada è ancora molto lunga e inevitabilmente i momenti difficili arriveranno, ma certo che se questo gruppo acquisisce sempre più fiducia e autostima, attraverso anche prestazioni e risultati come quello dell’Olimpico, beh questo Empoli ha tutte le carte in regola per giocarsi l’ennesima miracolosa permanenza in categoria.

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