Empoli, sfida alla capolista. D’Aversa, cuore e testa: "Voglio che la squadra non perda il suo Dna»

Stasera all’Olimpico Grande Torino c’è in palio il pass per gli ottavi di Coppa Italia

D’Aversa, cuore e testa: "Voglio che la squadra non perda il suo Dna"

Roberto D’Aversa sa che la vittoria a Cagliari ha portato via tante energie fisiche e mentali e che gli azzurri hanno dato più del loro cento per cento

di Simone Cioni

EMPOLI

Una partita da vivere con serenità, con la propria identità e provando a farsi un bel regalo. Questa, in poche parole, la presentazione che potremmo dare dell’odierna sfida all’Olimpico Grande Torino contro i granata, con in palio il pass per gli ottavi di Coppa Italia. Guai, insomma, a parlare di derby all’orizzonte e di scelte di formazione dettate dalla sfida di domenica prossima alla Fiorentina. "Noi dobbiamo ragionare una partita alla volta, le scelte che farò domani (oggi per chi legge, ndr) le avrei fatte a prescindere dalla successiva gara di campionato, perché vincere a Cagliari ha portato via tante energie fisiche e mentali. I ragazzi hanno dato più del loro cento per cento – precisa Roberto D’Aversa –. Quindi dovrò tenere conto anche di questo nello scegliere gli undici che ci sembrano più prestativi dall’inizio, specialmente in questo momento che non tutti sono allo stesso livello di condizione. All’interno di una partita si preparano diverse partite, soprattutto se si gioca infrasettimana".

E poi gli azzurri affronteranno pur sempre la capolista di Serie A. "Il Torino sta facendo cose straordinarie, come noi del resto – sottolinea il tecnico azzurro –. Quando si va in campo si va comunque sempre per fare risultato indipendentemente dal valore dell’avversario. Noi non siamo paragonabili al Torino, che ha fatto investimenti importanti, ma a me interessa che la squadra non perda il suo dna, che ci sta permettendo di fare cose importanti. Sarà quindi una partita difficilissima, ma anche una di quelle che sogni sempre di poter giocare". Visto che l’infermeria non si svuoterà (restano ai box Perisan, Ebuehi, Sazonov, Belardinelli, Zurkowski, Fazzini e Maleh) l’allenatore pescarese non avrà tante alternative a disposizione, soprattutto in alcuni ruoli, ma è comunque lecito attendersi un po’ di tourn-over, come lascia intendere tra le righe lo stesso D’Aversa: "Per far sì che abbia più giocatori in condizione e pronti, li devo provare – ammette –. Nel campionato ci sarà bisogno di tutti e loro stessi dovranno essere bravi a dimostrare che possono starci in questo gruppo. Chi andrà in campo dovrà dare più di quello che ha".

Sollecitato su alcuni singoli D’Aversa poi parla di Esposito, Colombo e Cacace, utilizzato sulla trequarti a Cagliari: "Seba e Lorenzo sono due giocatori forti e di prospettiva, ma mi piace sottolineare come il singolo venga esaltato dal lavoro della squadra e mai il contrario – puntualizza –. Liberato può ricoprire diversi ruoli, è un giocatore completo che purtroppo per vari motivi spesso e volentieri si ritrova a fare partite distanti da qui. Finora l’ho sfruttato meno, ma è sempre nella mia testa". Infine D’Aversa conclude tornando sulla grande abnegazione della sua squadra, che nonostante la giovane età media del gruppo scende sempre in campo con personalità. "La temperatura di una squadra te la dà il lavoro quotidiano e questi ragazzi hanno una grande capacità: passo facilmente da momenti di spensieratezza e goliardia a fare sul serio, con grande concentrazione. Del resto dalla giusta mentalità non si può prescindere".

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