La vittoria dell’Udinese a Monza nel posticipo di lunedì scorso ha chiuso la quindicesima giornata di Serie A con una classifica che vede l’Empoli ancora nella parte di sinistra, davanti addirittura a squadre come Roma e Torino, costruite per ben altri traguardi. Con 4 vittorie e 7 pareggi, infatti, gli azzurri hanno totalizzato 19 punti, un bottino onestamente impensabile alla vigilia ma pienamente meritato per quanto fatto vedere in campo.
In questi primi quattro mesi di campionato la squadra di D’Aversa è sempre rimasta ampiamente lontana dalla zona retrocessione, adesso distante sette punti. Un margine importante, ma che non deve certo far abbassare la guardia a Ismajli e compagni.
Certo che 19 punti in saccoccia a inizio dicembre sono proprio un bel bottino tanto che nella sua storia nella massima categoria l’Empoli ha fatto meglio solo in tre occasioni: i 21 punti conquistati nelle stagioni 2002-03 e 2015-16 con in panchina rispettivamente Silvio Baldini e Marco Giampaolo e i 20 raggiunti nel 2021-22 con Aurelio Andreazzoli alla guida. In nessuno dei tre casi, però, a livello di posizione in classifica il club azzurro si è spinto oltre il decimo posto di quest’anno, mentre per quanto riguarda il vantaggio sulla zona retrocessione nel 2021-22 era di 10 punti e nel 2002-03 di 9, gli stessi 7 di quest’anno invece con Giampaolo al timone.
Toccando quota 19 l’Empoli ha inoltre eguagliato quella raggiunta dalla squadra di Gigi Cagni dopo lo stesso numero di partite nel 2006-07, stagione che poi gli azzurri chiusero al settimo posto con 54 punti (record in Serie A), quando aveva un margine di 9 lunghezze sulla zona rossa. Mediamente negli ultimi dieci campionati la quota salvezza è oscillata tra i 36 e i 38 punti, ciò significa che la squadra di D’Aversa è più o meno a metà dell’opera con ancora 4 giornate al termine del girone di andata.
Anche considerando l’attuale media punti degli azzurri, 1,26 a partita, l’Empoli è effettivamente a metà del proprio tragitto tanto che se dovesse mantenere questo ritmo potrebbe raggiungere il proprio traguardo con due mesi di anticipo.
Naturalmente c’è tutto ancora un girone di ritorno da vivere, dove tradizionalmente parte un altro campionato con squadre che magari grazie al mercato invernale riescono a sistemare le cose e iniziare una lenta ma graduale risalita, vedi lo stesso Empoli lo scorso anno, mentre altre possono entrare in un loop negativo di risultati da cui poi diventa complicato uscire, come per esempio successo al Frosinone nell’ultima stagione. Tuttavia guardando questo Empoli, solido, organizzato e frizzante, in questo momento resta difficile essere pessimisti.
Di sicuro Grassi e compagni hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per raggiungere con la dovuta serenità l’obiettivo che si sono imposti. Addirittura ad oggi, classifica alla mano, l’Empoli potrebbe perfino mettere nel mirino il settimo posto del Milan, lontano appena 3 punti. Gli azzurri infatti sono quasi esattamente a metà strada tra la zona retrocessione (7 punti) e quella che da accesso all’Europa che conta di più (8 lunghezze). A testimonianza che questo Empoli ormai non è più una sorpresa ma una bella realtà. E poi sognare non costa niente, sebbene nell’ambiente azzurro tutti hanno ben chiaro quale è la propria dimensione.
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