L’Empoli getta il cuore oltre l’ostacolo è porta a casa un punto quanto mai prezioso per la classifica e il morale. Prestazione di grande abnegazione e sacrificio degli azzurri, che hanno concesso poco ad una squadra solida e ricca di individualità come il Bologna, sebbene la squadra di Italiano non sia apparsa brillante come in altre circostanze. Alla fine entrambe le squadre hanno concesso poco agli avversari con lo spettacolo che ne ha un po’ risentito, ma in questo momento contava tornare a smuovere la classifica e l’Empoli lo ha fatto.
È vero che qualcosa in più con un po’ più di precisione e lucidità davanti si poteva fare, ma la prova complessiva di capitan Grassi e compagni è stata encomiabile con Colombo ed Esposito su tutti, insieme al terzetto difensivo. Stoico Viti che nei minuti finali è rimasto in campo nonostante un problema muscolare. Nessuna sorpresa nell’undici iniziale con Goglichidze ed Esposito che si riprendono il posto dopo la panchina di Milano perché non al meglio, e Fazzini confermato titolare. L’unica novità è la scelta di Henderson in mezzo al campo al posto di Maleh.
Succede tutto nel primo tempo dove le due squadre concretizzano di fatto gli unici due tiri in porta effettuati. Bella la manovra che porta al vantaggio l’Empoli: Fazzini ispira, Pezzella rifinisce con un cross teso da sinistra e Colombo insacca in spaccata. Siamo al 24’ e il vantaggio azzurro dura una ventina di minuti. Al tramonto della prima frazione infatti un traversone dalla sinistra di Lykogiannis trova libero sul secondo palo Dominguez, il quale incrocia al volo di destro e buca Vasquez sotto le gambe.
Un gol con molte responsabilità del portiere azzurro, che già prima aveva clamorosamente fallito un paio di facili uscite. Evidentemente l’estremo difensore colombiano ha perso un po’ di sicurezza, anche se nella ripresa si riscatta su una deviazione ravvicinata di Beukema. Il terzetto difensivo è sempre attento a non concedere la profondità, mentre a sinistra Pezzella qualcosa paga nell’uno contro uno con Dominguez, anche se poi l’esterno partenopeo è prezioso quando si spinge in fase offensiva. Davanti gli azzurri fanno però fatica, affidandosi spesso a lanci lunghi di facile lettura per Beukema e Lucumì. Nella ripresa succede ben poco con gli azzurri che ci mettono tanta volontà, ma peccano di precisione e ‘cattiveria’ negli ultimi sedici metri. Il Bologna dal canto suo non fa tanto di più.
Simone Cioni
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