Inter, Bologna, Juventus e Milan. Queste le squadre che l’Empoli affronterà nel prossimo mese, a partire da domenica alle 20.45 a Milano contro i campioni d’Italia in carica. Nel primo vero momento di difficoltà della stagione, dove i risultati non sorridono agli azzurri, il calendario non aiuta. La stessa cosa, però, la si diceva per l’inizio di campionato quando nelle prime quattro giornate la squadra di D’Aversa si è misurata con Monza (ancora negli occhi il campionato precedente i brianzoli erano considerati squadra da medio-alta classifica e non da ultimo posto come poi si sono rivelati), Roma, Bologna e Juventus. Timori spazzati via sul campo da Ismajli e compagni che hanno collezionato una vittoria e tre pareggi. Questo per dire che gli azzurri hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per fare punti con chiunque. Certo è che in questo momento la rosa è numericamente ridotta e in attesa di un aiuto dal mercato, il gruppo dovrà trovare al proprio interno la forza per uscire da questa mini-crisi, almeno sotto il piano dei risultati. Dal punto di vista delle prestazioni, tolta la prima metà del primo tempo contro il Lecce sabato scorso, Grassi e compagni hanno dimostrato di essere una squadra viva. Dalla vittoria per 1-0 contro il Como del 4 novembre, però, la squadra non è più riuscita a mantenere inviolata la propria porta (16 reti incassate in 9 partite), come aveva saputo fare in ben quattro dei precedenti dieci incontri. È chiaro che ci sono anche le altre squadre e prendere tre gol da Milan e Atalanta ci sta benissimo, ma è anche vero che in queste ultime uscite, come ha sottolineato lo stesso D’Aversa nel post partita con il Lecce, sono stati concessi gol troppo facilmente, per errori grossolani che finora l’Empoli non aveva mai commesso. Nonostante un miglioramento, gli azzurri stanno segnando da quattro partite consecutive come non era mai successo finora in questa stagione, anche la fase realizzativa ha comunque bisogno di un ulteriore balzo in avanti. Continuano a essere troppe le occasioni sprecate per la poca cattiveria sotto porta o la scelta sbagliata al momento di poter far ‘male’ all’avversario. In tutto ciò può aver inciso l’aspetto mentale di una squadra molto giovane, che alla lunga non riuscendo a portare a casa quanto meritato sul campo può essersi vista intaccare alcune certezze. Ecco quindi che diventa fondamentale ritrovare serenità nel gestire la partita per trovare, magari proprio anche in questo apparente ciclo di ferro, i punti per continuare a muovere la classifica e non perdere fiducia.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su