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Goglichidze, la ’colonna’ della difesa azzurra: "Mi sono sciolto e ora sto crescendo tanto"

Il georgiano è stato promosso titolare dopo la partenza di Walukiewicz e si è imposto come una delle più belle sorprese del campionato .

Saba Goglichidze, classe 2004, difensore. azzurro

Saba Goglichidze, classe 2004, difensore. azzurro

di Simone Cioni

EMPOLI

Da oggetto misterioso a perno inamovibile della difesa di D’Aversa, come si è ribaltato in un anno il mondo del classe 2004 azzurro Saba Goglichidze, l’ennesima scommessa vinta dell’Empoli. Promosso titolare dopo la partenza di Walukiewicz, si è imposto come una delle più belle sorprese della Serie A.

Goglichidze, dopo il pari di Venezia c’è più rammarico per la mancata vittoria o soddisfazione per il punto preso?

"Quella di Venezia è stata una gara dura, fuori casa. Venivamo da tre sconfitte e sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Dispiace perché avremmo potuto conquistare i tre punti". Venti punti nel girone di andata, il cammino è lungo ma siete a metà dell’opera...

"È un bottino niente male, ma penso che ne avremmo potuti fare anche di più. Abbiamo avuto delle assenze importanti e in certi momenti siamo stati sfortunati. Siamo contenti del girone di andata, dobbiamo continuare su questa strada seguendo le indicazioni del mister".

Dopo un anno a Empoli quale è il suo bilancio personale? Come si sta trovando?

"All’inizio non è stato semplice, vivere in un paese diverso e senza conoscere la lingua. Per fortuna sono arrivato in una vera famiglia come l’Empoli, qui sto bene. Nella prima partita ho un po’ sofferto ma tutti i miei compagni di squadra mi hanno aiutato. Dopo mi sono sciolto e ho tolto tanta pressione di dosso. Adesso sto bene, mi sento come a casa".

Quest’anno mister D’Aversa le ha dato fiducia da subito e lei ha ripagato con prestazioni da ‘veterano’...

"Questo è molto importante, ringrazio il mister per la fiducia. L’ho sentita da parte di tutti fin dalla prima partita, questo mi sta dando l’autostima per crescere gara dopo gara. Lavoro per continuare così".

Com’è il suo rapporto con il mister e cosa le chiede?

"Ogni partita il mister mi chiede cose diverse, normale perché ogni gara non è mai uguale a un’altra. Questo mi sta aiutando a crescere, partita per partita cerco di fare quello che il mister mi chiede".

Gli unici due nei stagionali, forse, l’espulsione con l’Inter e l’errore con il Genoa…

"Gli errori ci danno l’opportunità di migliorare. La cosa che mi dà fastidio è che un mio errore possa comportare un danno per la squadra".

Quale è stato finora l’avversario più difficile da affrontare?

"Dico Leao e Kvaratskhelia, sono calciatori veramente forti".

Domani arriva il Lecce, un altro scontro diretto, all’andata fu un 1-1 un po’ sofferto…

"Nella gara di andata eravamo in vantaggio e sembrava che potessimo vincere. Alla fine abbiamo ottenuto un punto comunque importante. Domani giochiamo in casa, davanti al nostro pubblico, cercheremo di vincere questa partita perché è importante per la classifica". Come giudica il campionato italiano e dove pensa di avere maggiori margini di crescita? "La Serie A è molto difficile. Ci sono campionati in cui devi essere forte fisicamente ed altri in cui devi essere forte tatticamente. Per giocare in questo devi essere preparato sotto tutti i punti di vista. Mi piace la Serie A, sto crescendo tantissimo".

Ha anche esordito in Nazionale, quanto è importante per lei la selezione georgiana?

"Noi georgiani siamo innamorati del nostro paese, per noi è molto importante giocare per la Nazionale georgiana".

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