Uno dei volti simbolo di questa ottima prima parte di stagione dell’Empoli è sicuramente Devis Vasquez. Arrivato in sordina in prestito con diritto di riscatto a meno di un milione di euro dal Milan, il portiere colombiano ha impiegato poco più di due mesi a entrare nel cuore dei tifosi azzurri e a porsi soprattutto come uno dei portieri del campionato di Serie A dal miglior rendimento. Portato in Italia dal Milan grazie all’intuito di Paolo Maldini, l’attuale estremo difensore azzurro ha vissuto la scorsa stagione in prestito, prima in Inghilterra e poi all’Ascoli in serie B, dove nella seconda parte di stagione aveva comunque fatto intravedere delle buone potenzialità. Doti che sono decisamente esplose quest’anno alla corte di Roberto D’Aversa e grazie ai consigli del preparatore Luigi Turci.
Reattivo e scattante tra i pali, è stato più di una volta decisivo con le sue parate che per esempio nella sfida contro la Juventus, pareggiata a reti bianche, gli sono valse anche il premio di miglior giocatore della partita: fenomenali per la prontezza di riflessi gli interventi su Gatti e Koopmeiners, di posizione in stile portiere di calcio a 5 quello su Vlahovic. Con il passare delle giornate è migliorato molto anche nelle uscite, una poco felice costò il gol contro il Catanzaro in Coppa Italia nella prima gara ufficiale della stagione. Quando per esempio l’Empoli ha dovuto difendersi più basso, la sua sicurezza e le sue lunghe leve sono state fondamentali nel risolvere potenziali situazioni pericolose in area. A suo agio anche con i piedi, talvolta fin troppo da commettere qualche errore di superficialità, ha comunque dimostrato buona dimestichezza nel primo fraseggio con i difensori.
Da migliorare invece il lancio a lunga gittata, non sempre preciso, ma è comunque il secondo portiere dopo Di Gregorio della Juve, e insieme a Sommer dell’Inter, ad aver mantenuto la propria porta inviolata in più partite (5 contro 6 del numero uno bianconero). Nella top 10 dei portieri con il maggior numero di parate (29), tra cui uno dei due rigori che gli hanno calciato contro (quello di Castellanos contro la Lazio), Vasquez è anche il terzo per percentuale di parate (75,7%) tra gli estremi difensori che hanno giocato almeno i due terzi di questa prima parte di stagione, dietro al solito Di Gregorio (81,8%) e a De Gea della Fiorentina (80,6%).
Insomma, l’ennesima scommessa vinta dall’Empoli tra i pali così come è successo per Guglielmo Vicario ed Elia Caprile. Il primo fu infatti prelevato in prestito dal Cagliari dopo appena 4 presenze in A, salvo poi riscattarlo l’estate successiva dopo una stagione da protagonista in azzurro e rivenderlo a peso d’oro l’anno dopo agli inglesi del Tottenham. Il secondo, invece, ha disputato l’ultimo campionato in prestito secco dal Napoli crescendo col passare dei mesi a suon di prestazioni convincenti dopo un brutto infortunio iniziale alla caviglia, alla sua prima apparizione sul palcoscenico italiano più prestigioso. E, come già successo per Vicario, se dovesse essere riscatto (la vice presidente e amministratore delegato azzurro Rebecca Corsi ha ammesso in una recente intervista che la società sta valutando questa opzione), Vasquez potrebbe rappresentare un’altra bella plusvalenza della storia dell’Empoli. Ventisei anni lo scorso maggio, il portiere azzurro è tra l’altro ancora giovane per poter sognare una convocazione in Nazionale, dove figurano ancora il 36enne Ospina e il 35enne Vargas.
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