SIMONE CIONI
Sport

I numeri. Cosa significa per la ’cassa’ aver avuto accesso alle semifinali

Un cammino del genere in Coppa Italia non era certo preventivato, ma ora sognare non costa niente. Al di là...

Un cammino del genere in Coppa Italia non era certo preventivato, ma ora sognare non costa niente. Al di là...

Un cammino del genere in Coppa Italia non era certo preventivato, ma ora sognare non costa niente. Al di là...

Un cammino del genere in Coppa Italia non era certo preventivato, ma ora sognare non costa niente. Al di là dell’orgoglio per aver scritto una nuova memorabile pagina della ultra centenaria storia del Club, l’Empoli può sorridere anche dal punto di vista economico. Dopo essersi già messo in tasca 1,25 milioni di euro per aver raggiunto i quarti di finale (400 mila per aver passato i sedicesimi e 850 mila per aver superato gli ottavi), mercoledì sera il club di Fabrizio Corsi ne ha guadagnati altri 1,7 milioni per l’accesso alle semifinali. A questi vanno poi aggiunti gli introiti derivanti dall’incasso allo stadio delle partite giocate finora e delle due sicure contro il Bologna (andata al Carlo Castellani-Computer Gross Arena e ritorno in Emilia): pur giocando sempre in trasferta, infatti, l’Empoli può contare sul 50 per cento dell’incasso lordo (esclusi gli abbonamenti), detratto di un 10 per cento forfettario dell’incasso per oneri fiscali e spese di affitto del campo e organizzazione. Nella gara di andata contro il Bologna del prossimo 1 aprile a Empoli non ci sarà Henderson, squalificato ma non espulso. Ai più attenti non sarà sfuggito infatti il secondo cartellino giallo sventolato allo scozzese in seguito al rigore trasformato e alla successiva esultanza ‘provocatoria’ sotto la curva della Juve, dopo quello preso durante i tempi regolamentari. Ma non si è trattato di nessuna svista arbitrale, semplicemente i provvedimenti disciplinari maturati entro il 90’ non contano ai rigori.

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