SIMONE CIONI
Sport

La differenza tra me e te. Un Empoli ’al risparmio’. Il Como non bada a spese

I lariani hanno investito molto sul mercato, mentre gli azzurri nemmeno un euro. Il campo, però, parla chiaro: la squadra di Corsi ha più partecipazioni alla Serie A.

Da sinistra, l’allenatore dell’Empoli Roberto D’Aversa e il Presidente Fabrizio Corsi (Gasperini / FotoCronache Germogli)

Da sinistra, l’allenatore dell’Empoli Roberto D’Aversa e il Presidente Fabrizio Corsi (Gasperini / FotoCronache Germogli)

di Simone Cioni EMPOLI Alla ripresa del campionato dopo questa ultima sosta per gli impegni della Nazionale l’Empoli è atteso a Como per una sfida quanto mai fondamentale nella volata salvezza. Sia per il fatto che sono una neopromossa sia per storia, i lariani potrebbero essere considerati una diretta concorrente per la salvezza: del resto anche la classifica, sebbene siano sette i punti di vantaggio degli uomini di Fabregas, racconta che i biancocelesti devono effettivamente ancora guadagnarsi la salvezza. Dal punto di vista delle possibilità economiche, però, il Como non può essere minimamente messo sullo stesso piano del ‘piccolo’ Empoli, visto che la proprietà del club lombardo, i fratelli Hartono, è la più ricca della Serie A. Una forza che si è vista in sede di mercato, con il Como che è stata la sesta squadra a spendere di più dopo Juventus, Napoli, Milan, Roma e Atalanta, ma che come spesso succede non sempre paga sul campo. Sebbene la salvezza sia effettivamente a un passo e la squadra di Fabregas abbia sovente ricevuto numerosi complimenti per il gioco espresso e per i giovani talenti che sta mettendo in vetrina (Nico Paz e Diao su tutti), se andiamo a paragonare la posizione in classifica con il piazzamento nella specifica graduatoria dei bilanci di mercato, il Como ha ben tredici posizioni in meno. Da questo punto di vista, invece, l’Empoli che non ha speso nulla sul mercato al cospetto dei quasi cento milioni investiti invece dai lariani, ha soltanto cinque posizioni in meno. Differenza che emerge anche dal valore complessivo delle due rose: quella comasca sfiora i 140 milioni di euro, mentre quella allestita dal presidente Fabrizio Corsi e dal direttore sportivo Roberto Gemmi arriva a 88 milioni. Così come l’undici più prezioso schierato finora dai lariani si è attestato intorno agli 87 milioni di euro, contro i poco più di 53 milioni di quello azzurro. Se da un lato, dopo l’avvento dei due fratelli indonesiani nel 2019, il divario economico tra i due club è diventato imponente, da un punto di vista calcistico e di pura storia sportiva Empoli e Como sono le due realtà più vicine di questa Serie A. Pur espressione di una città decisamente più piccola, poco più di 49mila abitanti contro gli oltre 83mila di Como, gli azzurri hanno all’attivo più partecipazioni al massimo campionato italiano (17 contro 14), dove complessivamente hanno anche raccolto ben 218 punti in più, 603 contro 385, che collocano l’Empoli al 23esimo posto della graduatoria perpetua di Serie A dal 1929, con i comaschi dieci posizioni più indietro.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su