È un D’Aversa disteso quello che parla dopo l’1-1 che la sua squadra ha realizzato al Penzo di Venezia. "In casa, il Venezia ha messo in difficoltà chiunque e se stavolta la loro prestazione non è stata all’altezza è solo merito dei miei ragazzi che hanno fatto una grandissima partita – esordisce il tecnico azzurro –. Non ci siamo abbattuti dopo l’infortunio iniziale sul gol subito, un’altra squadra avrebbe probabilmente mollato, invece noi siamo stati equilibrati".
"C’è rammarico di non aver portato via quanto avremmo meritato – aggiunge l’allenatore dell’Empoli – , ma abbiamo trovato uno Stankovic straordinario che ha salvato la sua squadra". D’Aversa ha poi commentato l’ennesima grande prova di Esposito e Colombo, la cui intesa cresce gara dopo gara. "È pericoloso far loro i complimenti, soprattutto a Sebastiano – scherza l’allenatore abruzzese –. Sono giovani, ma prima della gara ho chiesto che si prendessero delle responsabilità e si mettessero la squadra sulle spalle, come hanno poi fatto. Dispiace che abbia segnato solo Sebastiano, perché se lo meritava anche Lorenzo. Hanno il potenziale per arrivare in grandi club, ma passa tutto dall’obiettivo primario di squadra".
"Da questo punto di vista – ha poi detto D’Aversa – vorrei spendere una parola per Ismajli, che ha giocato con una mano fratturata e Viti, che ha recuperato in tempi record dal suo infortunio. È solo grazie a questo grande senso di appartenenza che siamo riusciti ad andare oltre i problemi di organico". "Anjorin più avanzato? Ha forza ed è uno che strappa, così abbiamo pensato di avanzarlo ed ha interpretato bene il ruolo – conclude D’Aversa –. Gyasi e Pezzella? Dovrebbe essere solo crampi. Abbiamo fatto un bellissimo girone di andata, ciò ci deve dare convinzione in quello che facciamo, senza però sentirsi appagati, perché il cammino da fare è ancora lungo".
Si.Ci.
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