SIMONE CIONI
Sport

L’Empoli degli insuperabili. Fuori meglio che in casa. Così ha il passo delle big

In trasferta gli azzurri riescono a essere più cinici: sette reti in quattro partite. Al Castellani invece il gol manca da tre match. Ma la difesa concede pochissimo.

Fuori meglio che in casa. Così ha il passo delle big

L’esultanza di Lorenzo Colombo (abbracciato dal compagno di squadra Gyasi) dopo il gol segnato al Cagliari

Nella splendida partenza stagionale dell’Empoli di D’Aversa, ancora imbattuto nelle 8 partite ufficiali disputate tra Coppa Italia e campionato, c’è un dato che balza agli occhi: gli azzurri hanno fatto meglio in trasferta che in casa. Capitan Grassi e compagni hanno infatti vinto 3 delle 4 trasferte affrontate segnando sempre due reti (2-1 all’Olimpico contro la Roma, 2-0 a Cagliari e 2-1 a Torino contro i granata), pareggiando 1-1 la quarta al Dall’Ara contro il Bologna (unica partita finora dove per altro gli azzurri sono andati in svantaggio).

Al contrario al Carlo Castellani-Computer Gross Arena Viti e compagni hanno vinto solo al debutto stagionale in Coppa a metà agosto contro il Catanzaro (rotondo 4-1), pareggiando poi a reti bianche le successive tre sfide di campionato contro Monza, Juventus e Fiorentina. Un rendimento, diametralmente opposto, che a dir la verità al momento non ha una vera e propria spiegazione. In primo luogo perché sono comunque ancora state giocate troppe poche partite perché si possa parlare di un vero e proprio trend. In secondo luogo perché l’Empoli ammirato finora ha sempre affrontato nello stesso modo gli otto match disputati in questi primi due mesi stagionali. Potrebbe dipendere allora dagli avversari incontrati? Nelle partite pareggiate in casa l’Empoli ha effettivamente affrontato due squadre di grosso calibro come Juventus e Fiorentina oltre a un Monza di fascia medio alta, contro cui semmai la variante ‘impazzita’ fu rappresentata dalle pessime condizioni del manto erboso. Ma anche in trasferta la squadra di D’Aversa si è misurata con una big come la Roma e due squadre di alto profilo come Torino, in quel momento capolista di Serie A, e Bologna che partecipa alla Champions League. Unico avversario, sulla carta di pari livello è stato il Cagliari. Una cosa che parzialmente può spiegare questa differenza di rendimento è la capacità di finalizzare le occasioni create.

Se a Cagliari e Torino, le ultime due trasferte affrontate, per esempio gli azzurri sono stati bravi a trasformare in gol praticamente tutte le occasioni più importanti create, davanti al proprio pubblico contro Juventus e Fiorentina questo cinismo è un po’ mancato, oltre al fatto che dall’altra parte del campo c’erano due squadre ben messe in campo che difensivamente parlando hanno concesso davvero poco. Non per niente ai bianconeri non ha segnato ancora nessuno e i viola hanno mostrato segnali di crescita importanti proprio sotto l’aspetto della solidità.

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