SIMONE CIONI
Sport

L’Empoli sprofonda all’Allianz. De Sciglio illude gli azzurri. Poi si scatena Kolo Muani. Ma il 4-1 è una punizione severa

La squadra di D’Aversa sorprende la Juventus in avvio e prova a regalarsi un pomeriggio da sogno. I troppi infortuni e un mercato ancora a secco di rinforzi spianano la strada alla rimonta bianconera.

Sotto il gol di De Sciglio dopo appena quattro minuti di gara, sopra la delusione degli azzurri per la sconfitta finale

Sotto il gol di De Sciglio dopo appena quattro minuti di gara, sopra la delusione degli azzurri per la sconfitta finale

di Simone CioniTORINOUn gol in avvio dell’ex De Sciglio illude l’Empoli, che esce poi sconfitto dall’Allianz Stadium. Non inganni però il 4-1 finale, che non rispecchia quanto visto in campo. Nonostante l’ormai cronica emergenza, ai nove assenti tra infortuni e squalifiche si aggiungono Fazzini durante il riscaldamento e Anjorin e Ismajli dopo pochi minuti nella ripresa, gli azzurri interpretano bene la partita mettendo in difficoltà una squadra del valore della Juventus, nonostante il momento non proprio brillantissimo che sta attraversando. Dopo il micidiale uno-due di Kolo Muani (‘leggero’ in marcatura Goglichidze appena entrato sul primo gol, decisamente fortunato sul secondo quando devia senza volerlo un tiro di Weah destinato fuori), la squadra di D’Aversa accusa comprensibilmente il colpo ma resta in partita e nell’ultimo quarto d’ora torna a spaventare la Signora, andando persino vicinissima al pari quando era già in dieci per l’espulsione di Maleh con un tiro di Colombo, che deviato da Veiga termina di un soffio a lato. La bordata da fuori area di Vlahovic al 90’ chiude il conto e solo sul 3-1 gli azzurri mollano gli ormeggi incassando in pieno recupero il quarto gol di Conceicao.

Peccato perché l’Empoli la partita l’aveva preparata bene con la giusta aggressività, studiando bene anche le palle inattive con traversoni sempre sul secondo palo, dove i bianconeri faticano a chiudere. E proprio da una di queste situazioni nasce il vantaggio di De Sciglio, che tutto solo insacca di testa e poi non esulta. E poco dopo anche Esposito, dimenticato sempre sul secondo palo dalla difesa bianconera può colpire indisturbato sul corner di Cacace, ma stavolta Gatti libera l’area.

Due le principali novità in formazione azzurra: la prima quella del giovane Marianucci al posto di Goglichidze, l’altra quella di Maleh per Fazzini, fermatosi nel riscaldamento per un problema fisico. E proprio il centrocampista marocchino interpreta bene il ruolo di mezzala facendo tanta densità in mezzo, ma sempre pronto ad inserirsi come nell’occasione in cui su perfetto assist di Esposito viene steso in area da Di Gregorio in uscita.

Zufferli indica subito il dischetto, il fallo del portiere juventino del resto è netto, ma il Var richiama poi l’arbitro a valutare un precedente tocco di mano di Anjorin (qualche dubbio sulla congruità del movimento resta), togliendo il penalty. Dopo un primo tempo in cui la Juventus fa oggettivamente poco, per merito soprattutto dell’Empoli, nella ripresa gli infortuni di Anjorin e Ismajli spianano la strada ai bianconeri, comunque cresciuti, e complicano ulteriormente la già difficile situazione azzurra.

Senza giocatori è difficile gestire le partite, figurarsi una in casa della Juve che ha appena ribaltato il risultato. Oggi è l’ultimo giorno di mercato e dei rinforzi arriveranno (forse tardivi), oltre a Kouame si parla anche di Diakite del Palermo per la difesa, ma bisogna vedere anche cosa accadrà in uscita con il rilancio della Lazio per Fazzini e l’accelerate della Roma per avere subito Goglichidze.

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