SIMONE CIONI
Sport

Nicola Pozzi e quell’1-0 su cross di Buscé : "Domenica bisogna fare la partita della vita"

L’ex azzurro rievoca il gol rifilato alla Roma nel febbraio 2007 e mette in guardia sulla pericolosità dell’avversario: "È la squadra più in salute"

Prima dell’ultima salvezza, l’ultimo successo interno dell’Empoli risale al febbraio 2007:. 1-0 con un gol in avvio di Nicola Pozzi

Prima dell’ultima salvezza, l’ultimo successo interno dell’Empoli risale al febbraio 2007:. 1-0 con un gol in avvio di Nicola Pozzi

di Simone Cioni

EMPOLI

Tornato a smuovere la classifica a Genova, adesso l’Empoli è atteso da un’altra partita alquanto complicata. Domenica alle 18 arriva infatti la Roma reduce da undici risultati utili di fila. È vero che i giallorossi rievocano dolci ricordi in casa azzurra con la vittoria dello scorso maggio valsa la storica terza salvezza consecutiva in A, ma allo stesso tempo prima di quell’acuto l’ultimo successo interno dell’Empoli risale a febbraio 2007 quando l’allora squadra di Gigi Cagni superò 1-0 quella del grande ex Luciano Spalletti, con un gol in avvio di Nicola Pozzi. "Mi ricordo bene quella partita, giocammo a porte chiuse e fu tra l’altro anche un bel gol – racconta l’ex attaccante azzurro –. Su cross di Buscè calciai di prima intenzione di contro balzo. È stata la stagione della storica qualificazione in Coppa Uefa".

Pozzi, come ci arriva l’Empoli a questa partita?

"Le ultime due gare sono stati segnali importanti, è stata fondamentale tornare a muovere la classifica col Genoa. Segno che nonostante il momento di difficoltà, la squadra è viva e ha voglia e fame di lottare fino alla fine".

Al Castellani arriverà però una Roma rivitalizzata da Ranieri...

"Sicuramente è il peggior avversario che poteva trovare in questo momento l’Empoli perché è la squadra più in salute, solo l’esperienza di Ranieri poteva dare una svolta ad una stagione che sembrava già segnata. In questi casi bisogna fare la partita della vita sapendo che potrebbe non bastare. Per questo anche un pizzico di fortuna negli episodi non guasterebbe".

Quello che in questa stagione è mancato spesso all’Empoli...

"D’Aversa e la società non hanno mai voluto creare alibi alla squadra e, a differenza di come fanno altre società, hanno continuato a lavorare in silenzio senza mai lamentarsi, ma è oggettivo che l’Empoli paghi le tante assenze, oltre a diversi episodi sfortunati in più di una partita. Finché ha avuto l’organico al completo o quasi, infatti, la squadra ha fatto cose straordinarie. Poi tante assenze tutte insieme, oltre che sulla partita, vanno ad incidere anche sulla qualità del lavoro quotidiano, dove D’Aversa è stato costretto a chiamare spesso tanti giovani".

Giovani, che se non altro hanno avuto modo di mettersi in mostra...

"È sempre stata la forza dell’Empoli, che anche quest’anno ha dimostrato di aver fatto un grande lavoro sotto questo aspetto, basti vedere la partita di coppa con la Juve dove sono partiti titolari diversi ragazzi del vivaio". Da attaccante quale è il suo giudizio su Esposito, Colombo e Pellegri?

"Sono ragazzi con qualità importanti, che tra l’altro si completano perché Colombo è più prima punta mentre Esposito ha tanta qualità nel calcio e capacità di creare situazioni pericolose, sono ancora giovani ed Empoli è sicuramente l’ambiente ideale per crescere. Per Pellegri mi dispiace molto perché è un ragazzo con qualità ed ha avuto fin qui molta sfortuna".

Chi l’ha sorpresa di più della rosa azzurra?

"In mezzo al campo Fazzini era in rampa di lancio e nonostante abbia avuto qualche problemino fisico resta un giocatore importante, poi a me piace tantissimo Anjorin che ha quel passo e quel motore per poter spaccare il campo. Infine, ma non lo dico solo io, la stagione di Ismajli che per prestazioni e numeri è stata fin qui di livello europeo".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su