di Tommaso Carmignani
Non era diventata una telenovela semplicemente perché, a differenza di molte altre trattative, le carte erano tutte sul tavolo. L’Empoli voleva Andrea Pinamonti fin dal primo giorno di mercato, ma arrivare al centravanti dell’Inter presupponeva pazienza. E pazienza il club azzurro l’ha avuta, specialmente nel cucire quei rapporti che hanno consentito di strappare l’accordo e che porteranno al pagamento dello stipendio a metà con l’Inter. L’attaccante di Cles è quindi ormai un giocatore dell’Empoli, la chiusura dell’affare è avvenuta nella giornata di ieri con buona pace di chi, come il Cagliari, sperava ancora di riaprire il fronte.
Di Pinamonti, del resto, si parla ormai da settimane. La società azzurra si era scomodata perfino con il presidente Corsi, salito a Milano insieme al diesse Accardi per accordarsi insieme ai nerazzurri sul pagamento di un ingaggio che per l’Empoli era davvero troppo oneroso. L’Inter aveva accettato quasi subito di partecipare alla spesa, se non altro perché la convenienza a mandare in prestito il giocatore era massima. E, soprattutto, perché Pinamonti non è mai di fatto rientrato nei piani di Inzaghi per la prossima stagione. Una volta sistemata la questione stipendio ( qualcosa in più di 1 milione ce lo metterà l’Empoli, il resto fino ad arrivare a 2,2 toccherà ai nerazzurri) era necessario convincere il giocatore. Qualcuno ha ipotizzato che nicchiasse nell’attesa di soluzioni migliori, la verità è che proprio l’Inter aveva bisogno di tempo per capire le strategie là davanti e per metabolizzare la cessione di Lukaku. Nel momento in cui si sono verificate le condizioni per il trasferimento, Pinamonti ha detto sì. L’arrivo del giocatore è avvenuto ieri sera, la formula è quella del prestito secco e oggi il giocatore dovrebbe allenarsi. Forte fisicamente e con caratteristiche diverse rispetto a Mancuso e Cutrone, garantirà soluzioni alternative a mister Andreazzoli.
Potrebbe essere, a questo punto, l’ultima operazione in attacco, fermo restando che adesso ci sono un Ekong e soprattutto un La Mantia sui quali la società dovrà riflettere. Quest’ultimo è richiesto in B dal Benevento (e non solo) e potrebbe anche essere lasciato libero nel caso in cui decidesse di partire, mentre sul ragazzo della Primavera saranno fatte delle valutazioni. Da non escludere però un’operazione simile a quella fatta lo scorso anno con Matos, che arrivo proprio sul finale di calciomercato per aggiungere verve ed esperienza al reparto. E proprio il brasiliano resta un’idea a questo punto più percorribile rispetto a Farias, in uscita dal Cagliari ma con richieste anche da altre squadre, mentre sembra più difficile pensare all’alternativa Kownacki, giocatore con caratteristiche simili a quelle di Pinamonti. Infine occhio a Brignoli: la Spal bussa alla sua porta.