di Simone Cioni
Due episodi, uno in avvio e uno allo scadere, decidono la sfida del Via del Mare, regalando 3 punti d’oro al Lecce nella corsa salvezza e costringendo l’Empoli a leccarsi le ferite. In mezzo una gara sostanzialmente equilibrata che gli azzurri stavano riuscendo quanto meno a non perdere, e sarebbe stato comunque importante trattandosi di uno scontro diretto in trasferta, ma nella quale hanno fatto davvero poco per vincerla. Basta leggere il numero delle occasioni, appena tre e dei tiri importi, addirittura zero. La vittoria col Torino ha effettivamente permesso alla squadra di Nicola di poter andare a Lecce senza il bisogno di dover vincere a tutti i costi, ma specialmente nella ripresa Marin e compagni hanno avuto un atteggiamento davvero troppo rinunciatario. Al di là di questo bisogna anche dire che la rete della vittoria del Lecce è arrivata per un grossolano errore individuale di Walukiewicz, che non ha gestito con la necessaria ’cattiveria’ un pallone nella propria area facendoselo soffiare da Pierotti, poi lucido nel servire Sansone a porta spalancata. Proprio allo scadere, come già successo col Bologna, e per mano di due subentrati (fattore che stavolta ha girato le spalle all’Empoli). Nell’occasione gli azzurri hanno protestato per una trattenuta di Pierotti sullo stesso Walukiewicz, ma francamente il tocco è sembrato decisamente troppo leggere per essere punito. Riavvolgendo il nastro dell’incontro, invece, torniamo al quinto minuto quando l’Empoli sarebbe passato in vantaggio: Cancellieri lascia sul posto Gendrey e serve Cerri, che con un pizzico di fortuna mette in rete il suo primo gol in maglia azzurra. Peccato che l’azione sia partita da un rilancio di Caprile dopo aver toccato il pallone con le mai fuori area. Il Var richiama alla revisione l’arbitro che annulla la rete.
La sicurezza che il pallone afferrato dal portiere dell’Empoli fosse totalmente uscito non c’è, ma che la mano destra di Caprile tocchi la porzione della sfera già fuori dai sedici metri azzurri sì. Rispetto alla gara col Torino Nicola fa un solo cambio, Cancellieri per Cambiaghi che dopo il confortante avvio alla lunga però non paga. La gara vive di folate, ma non decolla. L’importanza della posta in palio pesa sulle gambe e la testa dei due team. Ne esce così fuori un match sporco, fatto di tanti duelli ed altrettanti errori oltre che molto spezzettato, ma oggettivamente sono i padroni di casa a provare qualcosa in più. Se non altro con una delle specialità della casa: le palle inattive. Come successo anche contro il Torino l’Empoli le soffrire maledettamente, con Caprile e la traversa che lo salvano in quattro circostanze, ma è anche vero che l’unico vero pericolo empolese dalle parti di Falcone arriva proprio su corner: al 33’ il portiere giallorosso sventa prima un possibile autogol di Pongracic e poi è bravo a togliere dalla disponibilità di Walukiewicz la successiva torre di Cerri. I risultati delle altre rivali, tutte impegnate in gare difficili, potrebbero rendere meno amaro questo ko, ma servirà subito rialzare la testa anche se i prossimi avversari si chiamano Napoli e Atalanta.
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