Sciopero contro i genitori: "Una prova di maturità"

L’Us Ponte a Elsa 2005 riceve il premio Fair Play dal Panathlon Valdarno Inferiore

Sciopero contro i genitori: "Una prova di maturità"

Damiano Landi che consegna il premio Fair Play a Michele Mango

"Alla scuola calcio Us Ponte a Elsa 2005 per la progettualità, i valori, la determinazione, la forza del messaggio, la continuità dell’azione positiva per l’etica e l’educazione nello sport". È con questa motivazione che il Panathlon Club Valdarno Inferiore, con il responsabile Damiano Landi, ha consegnato alla società calcistica tra Empoli e San Miniato il premio Fair Play. Una grande opera educativa che viene da lontano. "Tutto è iniziato nel 2007 quando i Pulcini capitanati da Luca Bombini e Michele Mango, rispettivamente direttore generale e presidente della Scuola Calcio biancorossa decidono per uno sciopero contro i loro genitori. Un incredibile e inaspettata manifestazione di maturità da parte di bambini di nemmeno 10 anni – racconta Landi –. L’idea geniale dello sciopero arrivava come serena e chiara manifestazione contro l’odio che ogni domenica i genitori inoculavano dagli spalti del campo sportivo, un messaggio semplice, originale, inaspettato, di educazione, di regole, di pace e di rispetto nello sport". "Iniziano quindi messaggi, cartelli, slogan, scritte, metodi organizzativi tutti volti a riportare in primis i genitori ed i ragazzi nello scopo primario dello sport, quello che anche l’etica panatletica auspica, quello della competizione sana, dell’incontro tra culture, del rispetto dell’avversario – aggiunge –, che trova appunto nello sport la sfida soprattutto mentale alla ricerca di un miglioramento della società". Massima nell’occasione fu l’audience mediatica nazionale ed estera. La forza delle idee e l’autenticità del messaggio che a Ponte a Elsa sono diventati negli anni un metodo strutturato, con bambini che rispettano le regole, si organizzano nei giusti tempi e modi per i loro allenamenti e partite, senza improvvisazione e approssimazione, ma con chiarezza e determinazione, affinché lo sport sia soprattutto scuola di vita. "Adesso la modalità fair play della scuola calcio Us Ponte a Elsa 2005, a distanza di lustri, è un esempio per tutti – conclude Landi – una società dove si continua quindi a perseguire il progetto dello sviluppo etico sportivo ed educativo che contribuisce non poco alla formazione delle future generazioni".

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