Il portiere è un ruolo particolare. Nel 99% dei casi quando sbaglia non c’è mergine di salvezza e resta solo con il proprio errore. Fin troppo banale sostenere che un estremo difensore ha bisogno anche di una grande forza d’animo, di un equilibrio emotivo che gli permetta di andare oltre la ‘papera’? Ma è proprio così. Ed è quello che ha dimostrato di avere Guglielmo Vicario. Dopo un avvio di stagione difficile, all’indomani del brutto esordio con la Lazio in tanti avrebbero rivoluto titolare Brignoli, l’estremo difensore azzurro ha però dimostrato di avere spalle large per incassare le critiche e riguadagnarsi la fiducia di tutti parata dopo parata.
Ultima, in ordine di tempo, quella strepitosa di mercoledì sera sul colpo di testa a botta sicura di Lautaro Martinez: "La prima giornata non avevo ben compreso ancora se avevo la maglia dell’Empoli o della Lazio – scherza Vicario – A parte le battute, bisogna credere in quello che si fa e portarselo dietro tutti i giorni. Qui poi ho trovato un ambiente che mi sta dando tanto, un preparatore con cui lavoro molto bene, un mister con cui si lavora alla grande e un gruppo che mi ha accolto molto bene. Sono tutti ragazzi per bene e che hanno voglia di tracciare una strada e portarla avanti tutti assieme. Sono contento. bisogna però andare avanti e fare punti, ma credo che continuando così le nostre soddisfazioni ce le toglieremo".
L’ex Cagliari torna poi sulla sconfitta rimediata contro l’Inter: "C’è da portarsi dietro tutte le situazioni che siamo andati a ricercare volutamente e che ci hanno portato a creare delle difficoltà all’Inter – sottolinea - soprattutto nel primo tempo nel rigore di Bajrami che ho rivisto ed era nettissimo, no netto o sul salvataggio che ha fatto D’Ambrosio alla disperata su Luperto. Credo che ci debba dare consapevolezza e forza. D’altra parte abbiamo un’identità precisa che stiamo cercando continuamente di migliorare. Il risultato non è stato quello che cercavamo all’inizio perché si parte sempre da 0-0 sia che abbiamo di fronte l’Inter o un’altra squadra, ma abbiamo giocato contro una squadra molto forte che l’anno scorso ha vinto lo scudetto, ne prendiamo atto e ci teniamo le buone sensazioni da portare domenica a Sassuolo". Già il Sassuolo di quell’Alessio Dionisi, con cui l’Empoli non si è proprio separato benissimo dopo il trionfo nello scorso campionato di Serie B. Questa, però, è ormai acqua passata e dopodomani sarà anzi tutto una gara difficile visto che gli emiliani, al pari dell’Empoli, sono riusciti nell’impresa di battere la Juve a casa sua: "Si affrontano due squadre che giocano a calcio con un’identità precisa – conclude Vicario – Penso possa essere una bella partita, loro hanno individualità importanti con dei campioni d’Europa e tanti giocatori forti ma anche noi ne abbiamo altrettanti".
Simone Cioni