
Roberto D’Aversa recupera Viti, Fazzini e Solbakken, ma perde Ardian Ismajli
di Simone Cioni EMPOLI La sosta per le Nazionali è stata croce e delizia in casa Empoli. Se da un lato ha permesso infatti il recupero di Viti, Fazzini e Solbakken, dall’altro ha tolto una pedina importante come Ismajli, che dopo la lesione di basso grado del bicipite femorale della coscia destra rimediata in Nazionale, difficilmente tornerà disponibile prima di Pasqua. "Abbiamo però ritrovato anche un Cacace carico e pieno di entusiasmo dopo la qualificazione al Mondiale e dovremo essere bravi a sfruttarlo – spiega D’Aversa –. Per chi rientra da un lungo stop dobbiamo invece valutare bene come gestirli, non ho ancora deciso, ma anche solo il fatto di avere queste possibilità in panchina per tenere alta l’intensità della squadra quando magari sta iniziando a scemare, è sicuramente molto importante". Il tecnico azzurro, poi, è chiaro su cosa si aspetta dai suoi ragazzi. "Voglio vedere una squadra affamata, determinata e con lo spirito di chi si vuole salvare a tutti i costi – ammette –. Sappiamo che andiamo ad affrontare una squadra che ha investito molto e che, a detta di tutti, fa il più bel calcio della serie A, ma siamo anche consapevoli delle nostre qualità, del resto abbiamo già dimostrato di potercela giocare con tutti".
Quella che attende gli azzurri sarà comunque una partita complicata, in cui servirà la miglior versione dell’Empoli. "Non dovremmo essere passivi perché quando una squadra ha la qualità del Como non ti puoi permettere di dargli spazio per ragionare – insiste l’allenatore abruzzese –. Dovremo essere aggressivi e bravi a sfruttare quelli spazi che ci potranno lasciare soprattutto quando portano pressione alta uomo su uomo. Pur mantenendo i propri principi di gioco, rispetto alla gara di andata il Como ora gioco infatti con più coraggio". E per sfruttare gli spazi servirà lucidità e pulizia tecnica anche da parte degli attaccanti, che nell’ultimo periodo sono apparsi un po’ appannati, Esposito non segna da otto partite e Colombo da sette. "È vero che nell’ultimo periodo sono stati meno brillanti sotto porta, ma non ci dimentichiamo che hanno speso tantissimo non essendoci state alternative per poterli far rifiatare – precisa D’Aversa –. Adesso recuperiamo Solbakken che per noi è molto importante, il ragazzo fisicamente sta bene ma è chiaro che deve riprendere un po’ di coraggio nei contatti e nell’utilizzo del braccio operato. Quanto è importante il recupero di Fazzini? Sta a lui dimostrarlo in queste ultime partite, per noi è un giocatore importante che alla qualità abbina anche una grande resistenza".
Il cammino verso la salvezza dell’Empoli si sta delineando simile a quello dello scorso anno, ma D’Aversa preferisce non fare paragoni. "Ogni campionato è diverso e la squadra di quest’anno non è uguale a quella scorsa – conclude – poi mi piacerebbe salvarmi qualche minuto, o meglio ancora qualche giornata prima. Di sicuro da qui alla fine dobbiamo pensare una partita alla volta scendendo in campo con la determinazione di chi si vuole prendere quei punti che mancano per raggiungere l’obiettivo".
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