MAURIZIO COSTANZO
Firenze

Il 12 marzo 1921 nasceva Gianni Agnelli. E oggi è guerra aperta sull’eredità

Al centro dell’indagine c'è il testamento di Marella Caracciolo, vedova dell'Avvocato. Dall'inchiesta della procura di Torino, al momento, le sorprese non sono certe mancate

Gianni Agnelli e Marella Caracciolo (foto Ansa)

Firenze, 12 marzo 2024 - Il 12 marzo 1921 nasceva Gianni Agnelli, presidente della Fiat e della Juventus, uomo simbolo del capitalismo italiano. Ha incarnato per più di mezzo secolo l'immagine dell'industria italiana. Ma, con il suo profilo deciso, l'erre francese caratteristica di famiglia e quel lieve claudicare a seguito di uno spaventoso incidente automobilistico nel '52, Giovanni Agnelli - per tutti Gianni o l'Avvocato, per distinguerlo dal nonno fondatore della Fiat – è stato per oltre cinquant'anni l'immagine dell'intero Paese, una sorta di modello cui ricondurre tutti i sogni e le passioni italiane, non ultime quelle sportive.

E, per oltre cinquant'anni, dalla plancia di comando della Fiat, è stato anche il principale 'ambasciatore' del made in Italy. Oggi l’eredità Agnelli è sotto i riflettori. È un lavoro certosino quello che stanno facendo i magistrati torinesi, impegnati nell'inchiesta della procura del capoluogo piemontese che indaga sulla presunta frode fiscale all'interno della famiglia Agnelli-Elkann. Margherita Agnelli, figlia dell’avvocato, sostiene che lei e i suoi cinque figli, avuti con il conte russo, residente in Francia, Serge de Pahlen, sarebbero stati esclusi dall'eredità.

Da qui una lunga guerra combattuta a colpi di carte bollate dentro le aule dei tribunali con gli altri figli avuti con Alan Elkann, Lapo, Ginevra e John. Indagato anche Giancarlo Ferrero, nelle vesti di commercialista e non come presidente della Juventus, e Urs von Gruenigen, notaio svizzero che ha redatto i testamenti di Marella Caracciolo Agnelli. Margherita aveva siglato un accordo con la madre, a Ginevra nel 2004, un anno dopo la morte di Gianni Agnelli, in cui la secondogenita dell'Avvocato rinunciava alle partecipazioni nelle società di famiglia, liquidando la quota della società Dicembre, ottenendo in cambio il conferimento di beni per l'equivalente di un miliardo e 275 milioni di euro. Marella, morta nel 2019, nell'eredità aveva indicato i tre Elkann, e Margherita aveva impugnato i testamenti davanti alle autorità svizzere.

Dall'inchiesta della procura di Torino al momento le sorprese non sono certe mancate, come ad esempio quelle che sono arrivate dalla consulenza grafologica voluta dai magistrati, in cui si evidenzia che sussiste "la natura ragionevolmente apocrifa delle firme riconducibili a Marella in alcuni documenti". L'esposto che nel dicembre del 2022 ha dato il via all'inchiesta torinese, ha suggerito violazioni fiscali. "Finché la signora X è viva il nostro obiettivo principale deve essere quello di mantenere e proteggere il suo permesso permanente di residenza in Svizzera (il cosiddetto permesso C)". Questo il testo di un documento, senza data e non firmato, recuperato durante la perquisizione dell'8 febbraio scorso nel corso delle indagini, con cui la procura di Torino crede di poter dimostrare che la residenza in terra elvetica di Marella Caracciolo (vedova dell'Avvocato) sarebbe stata fittizia.

Nasce oggi

Gabriele D'Annunzio nato il 12 marzo del 1863 a Pescara. Fu il poeta che fece della sua stessa esistenza un'opera inimitabile: insieme alla scrittura, alla vita militare, alle invenzioni pubblicitarie e linguistiche. Gabriele D'Annunzio a Gardone Riviera si è dedicato al suo Notturno. È qui che sono conservati i cartigli su cui il Vate, perso l'uso di un occhio per un incidente, scriveva rimanendo bendato. Anche la sua dimora sul lago di Garda viene concepita come un capolavoro: il Vittoriale degli Italiani - che il Vate chiama "Il libro di pietre vive" - dove visse gli anni del crepuscolo, dal 1921 al 1938. Ha scritto: “Noi siamo d’un'altra patria. E crediamo negli eroi”.

Maurizio Costanzo