Firenze, 13 dicembre 2024 - In molti Paesi del nord Italia e del nord Europa Santa Lucia è una festa che equivale o addirittura supera il Natale. Questa festività è legata alla martire cristiana morta decapitata il 13 dicembre del 304 sotto l'imperatore Diocleziano. È detta la ‘festa della luce’ perchè Lucia deriva dal latino 'Lux' che significa appunto luce. Dal XV secolo in poi la devozione popolare invoca Santa Lucia come protettrice della vista, per questo viene raffigurata con gli occhi sul piatto.
In Toscana è tradizione mettere in tavola i bollenti o necci, che sono delle frittelle di farina di castagne farcite con ricotta o stracchino. La festa di Santa Lucia è molto sentita in Svezia, dove in molte scuole e posti di lavoro viene invitato un coro, spesso di bambini, a cantare la versione svedese della canzone originale napoletana di 'Santa Lucia'. Il coro detto 'treno di Santa Lucia' è guidato da una donna nei panni della Santa che indossa una corona di candele seguita dagli altri membri del coro, tutti vestiti di bianco, che tengono una candela in mano, a simboleggiare la luce che sconfigge le tenebre dell’inverno.
Ma c’è una curiosità: contrariamente al detto popolare, quello di Santa Lucia non è il giorno più corto che ci sia. Quest’anno il solstizio d’inverno cade il 21 dicembre, è questa dunque la giornata con meno ore di luce di tutto l'anno. Quanto alle celebrazioni di questa festa, a Firenze, sabato 14 dicembre, alle ore 17, sul sagrato della Basilica di Santa Croce si terrà un evento unico: per la prima volta, un autentico coro di sedici voci bianche provenienti da Stoccolma proporrà un repertorio di canti tradizionali per circa 30 minuti.
Alla celebrazione parteciperà Jan Bjorklund, Ambasciatore di Svezia in Italia. In Svezia il culto della Santa è celebrato con particolare intensità. Per onorare questo legame, il Consolato di Svezia per la Toscana, con il sostegno dell’Ambasciata di Svezia e grazie al sostegno dei numerosi partner distribuiti sul territorio italiano, ha organizzato questa speciale celebrazione. Il coro partirà in processione dal chiostro di Santa Croce, per poi posizionarsi sul sagrato della Basilica francescana e concludere il percorso verso la Cappella dei Pazzi. L’evento celebra il messaggio universale di luce e speranza della festività, attraverso un simbolico dialogo tra la tradizione cristiana e la cultura svedese. La scelta del luogo è particolarmente significativa: la Basilica di Santa Croce richiama la fede cristiana di Santa Lucia, martire a Siracusa il 13 dicembre del 304, mentre la statua di Dante Alighieri, padre della lingua italiana, ricorda il legame del poeta con la Santa, citata nella Divina Commedia come simbolo della “grazia illuminante” che guida l’uomo verso la salvezza.
Maurizio Costanzo