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20 aprile 1926, rivoluzione al cinema: quando dai film ‘muti’ si passò al sonoro

Ecco come si pensò di assicurare l’audio ai primi metri di pellicola

Una scena del film The Unknown, ‘Lo sconosciuto’, 1927 (foto Ansa)

Firenze, 20 aprile 2023 – L’avvento del sonoro fu un’autentica rivoluzione nel mondo del cinema. Dal 1895 l’avevano fatto da padrone i film muti. Ma tutto cambiò il 20 aprile del 1926, quando venne presentata ‘Vitaphone’ da Warner Bros e Western Electric. Si trattava del primo sistema che poteva essere utilizzato per aggiungere il sonoro ai film. Ma non era un’operazione semplice: per assicurare infatti l'audio a 300 metri di pellicola, si doveva collegare meccanicamente a un giradischi da 33 giri la macchina da proiezione. Quanto all'amplificazione elettronica, questa doveva avvenire attraverso altoparlanti. Quello che però, almeno ai primi tempi, ancora mancava, erano le sequenze parlate. Il primo film sonoro fu ‘Il cantante di jazz’ del 1927. Tuttavia bisognerà aspettare ancora altri tre anni, esattamente il 1930, per avere il completo passaggio al sonoro. In verità, i film prima di quel momento non erano completamente ‘muti’. A fare da colonna sonora quasi sempre c’era un organista o un pianista, e nel caso dei teatri più grandi, ad eseguire musica dal vivo durante le proiezioni ci pensava addirittura un’orchestra. Anche determinate scene erano a volte accompagnate da una voce che dava spiegazioni chiarificatrici, mentre le didascalie, visto che non sempre tutto il pubblico sapeva leggere, erano recitate ad alta voce da un commentatore. Il primo film a non avere bisogno di un pianista o di un'orchestra che suonasse dal vivo durante la proiezione, perché aveva già una colonna sonora, fu ‘Don Giovanni e Lucrezia Borgia’ di Alan Crosland del 1926. Ma è l’anno successivo con la prima pellicola in sonoro, ‘Il cantante di jazz’ del 1927, che iniziò una nuova era per il cinema. In realtà non si mise subito fine al cinema muto, che ebbe tra gli strenui difensori anche Charlie Chaplin, che pur non temendo il suono, si preoccupava che esso avrebbe sottratto forza all’intensità dei gesti e al fascino magnetico del suo silenzioso clown triste. Nasce oggi Joan Miró nato il 20 aprile del 1893 a Barcellona. Celebre artista spagnolo, pittore e scultore. Tra i protagonisti del surrealismo, conferì alla realtà una dimensione fantastica e fiabesca, calibrando segni grafici, colori e figure. Ha scritto: “Gli spazi vuoti, gli orizzonti vuoti, le pianure vuote, tutto quello che è spoglio mi ha sempre profondamente impressionato”. Maurizio Costanzo